200 ragazzi coinvolti nel progetto 'L'Europa inizia a Lampedusa'
(DIRE-Notiziario settimanale Scuola) Roma, 10 ott. - "La giornata della memoria e' lo spazio del ricordo e della commemorazione, come spiega il Comitato 3 ottobre, ma rappresenta anche il momento per affrontare e discutere del fenomeno migratorio nei comuni, nelle comunita' locali e soprattutto nelle scuole per diffondere la cultura dell'accoglienza. E proprio le scuole sono protagoniste di questo appuntamento con una serie di iniziative che hanno preso il via lo scorso 30 settembre, in contemporanea alle celebrazioni di apertura del nuovo anno scolastico da parte del Miur, a Sondrio". Cosi' Anna Paola Sabatini, direttore dell'ufficio scolastico regionale per il Molise in occasione della "Giornata della Memoria e dell'Accoglienza" (istituita con la legge n. 45 del 21 Marzo 2016) in ricordo delle vittime dell'immigrazione. Il 3 ottobre 2013, infatti, un'imbarcazione carica di migranti affondo' a mezzo miglio dalle coste di Lampedusa. Alla fine si contarono 368 morti: uomini, donne e bambini.
"Si e' conclusa 'L'Europa inizia a Lampedusa': quattro giorni di eventi che hanno coinvolto circa duecento studenti italiani ed europei, insieme a docenti e a ragazzi dell'Agenzia Europea per i Bisogni Educativi Speciali e l'Istruzione Inclusiva - spiega Sabatini - Lampedusa e' diventata cosi' il centro di attivita' che hanno offerto ai partecipanti occasioni di convivenza, di inclusione e di rispetto dei valori della vita e del prossimo!. "'L'Europa inizia a Lampedusa' e' un progetto biennale finanziato con il Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI) tramite il ministero dell'Interno, promosso dal Ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca in collaborazione con il Comitato 3 Ottobre - aggiunge - Il momento clou della quattro giorni di iniziative e' la Giornata della Memoria e dell'Accoglienza, con la firma dell'accordo tra Miur, Comune di Lampedusa e Linosa e Comitato 3 Ottobre, per istituire la 'sezione giovani' del Museo della Fiducia e del Dialogo, che ha sede nell'Isola, con l'intento di raccogliere da tutta Europa pensieri, testimonianze e opere creative su questi temi che interpretino l'idea di solidarieta' e di incontro tra i popoli, fondati sulla reciproca fiducia".
"Il ministero dell'Istruzione ha invitato le scuole a produrre opere ed elaborati con la scrittura, il disegno, i fumetti, la fotografia, o attraverso materiale multimediale. E subito dopo l'evento sara' bandito un concorso per le scuole italiane e di altri Paesi europei per raccogliere e selezionare le opere prodotte per il Museo della Fiducia e del Dialogo e per individuare i partecipanti all'evento del 2017. Esiste un sito internet per promuovere contatti tra gli studenti dei diversi Paesi Europei (www.europalampedusa.it), mentre il profilo Twitter e': @EuropaLampedusa e la pagina Facebook: (www.facebook.com/EuropaLampedusa/)", racconta il direttore dell'Usr Molise.
"L'UNHCR stima che dal 2011 ad oggi oltre 2.600 persone hanno perso la vita in mare nel tentativo di raggiungere le coste italiane - sottolinea Sabatini - E' compito delle comunita' scolastiche affrontare e sviluppare questi temi per diffondere la cultura dell'accoglienza e dell'integrazione, come piu' volte sottolineato dal ministro dell'Istruzione Stefania Giannini. E' l'unico modo per far si che il sacrificio - ricordato oggi - delle 368 vittime: padri, madri, bambini, non sia stato vano.
Bisogna impedire che il Mediterraneo continui ad essere 'cimitero dei migranti', cosi' come ha detto Papa Francesco".
"Bisogna invertire la prospettiva, con una corretta informazione nelle nostre scuole e raccontare che esiste un'Italia dove, chi resta e ha la possibilita' di integrarsi, diventa a sua volta un nuovo cittadino in grado di contribuire a sostenere il Paese ancora in difficolta' dal punto di vista economico e culturale. Nel 2015, 178 mila cittadini stranieri hanno acquisito la cittadinanza italiana. Mentre nelle nostre scuole risultano iscritti piu' di 800 mila studenti stranieri. E' da qui - conclude - che si puo' prendere esempio per realizzare politiche di integrazione in grado di proiettare il nostro Paese verso un futuro roseo di accoglienza e convivenza pacifica".
(Wel/ Dire)