"Sistema per valorizzarli e incentivare il miglioramento"
(DIRE-Notiziario settimanale Scuola) Roma, 9 mag. - Le competenze gestionali e amministrative, la capacita' di valorizzare il personale scolastico, l'apprezzamento del loro operato da parte della comunita' scolastica. Sono alcuni dei criteri in base ai quali, a partire da settembre, saranno valutarti i dirigenti scolastici.
"Dopo anni di attese, rinvii e sperimentazioni finalmente si parte. Con la Buona Scuola abbiamo messo i dirigenti scolastici al centro di un preciso progetto culturale che valorizza l'autonomia scolastica. Abbiamo dato a quelli che una volta si chiamavano presidi piu' strumenti per poter lavorare e piu' responsabilita'. Per questo e' necessario attivare un sistema oggettivo e trasparente di valutazione del loro operato che preveda incentivi crescenti per chi raggiunge gli obiettivi di miglioramento della propria scuola", spiega il Ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini.
La direttiva sulla valutazione dei dirigenti scolastici e' stata illustrata al Miur alle organizzazioni sindacali e sara' firmata nei prossimi giorni dal ministro dell'Istruzione dopo il vaglio del Consiglio superiore della Pubblica istruzione. Di valutazione dei dirigenti si parla dal 2000, sono state fatte alcune sperimentazioni negli anni successivi, ma il sistema non e' mai concretamente partito.
Quando firmeranno il loro contratto, in agosto, i dirigenti scolastici troveranno inseriti in questo documento gli obiettivi di miglioramento che saranno di tre tipi: ci saranno obiettivi generali individuati dal Ministero, obiettivi legati alle specificita' del territorio individuati dagli USR e obiettivi specifici sulla scuola che deriveranno dal RAV (il Rapporto di autovalutazione) dell'istituto che il dirigente dovra' guidare. Il RAV e' il documento che dal 2015 le scuole compilano per darsi una 'voto' sulle cose fatte e fissare le priorita' di sviluppo per gli anni successivi. Un apposito nucleo di esperti compilera' la valutazione dei dirigenti con un esito che potra' andare dal mancato raggiungimento degli obiettivi al completo raggiungimento che corrispondera' ad una valutazione 'eccellente'. L'esito della valutazione sara' utilizzato per la retribuzione di risultato dei dirigenti. La valutazione si svolgera' con cadenza annuale. In caso di valutazione negativa il dirigente sara' supportato dall'Usr nel miglioramento del proprio lavoro. Sono previsti casi di non rinnovo del contratto presso la scuola affidata al dirigente solo in caso di responsabilita' dirigenziali gravi, come gia' stabilito dal decreto legislativo 165 del 2001.
"La valutazione dei dirigenti ha come obiettivo principale- conclude il Ministro- la loro crescita professionale e, di conseguenza, il miglioramento della comunita' scolastica in cui operano. È la prima volta che il nostro Paese affronta concretamente tale percorso che, secondo gli obiettivi di questo Governo, portera' ad una vera attuazione dell'autonomia scolastica, per troppo tempo attesa e mai realizzata fino in fondo".
(Wel/ Dire)