Castelbianco: Se vero, e' un errore clamoroso e grossolano
(DIRE-Notiziario settimanale Scuola) Roma, 20 giu. - "Da quanto viene riferito, il prossimo settembre la dodicenne di Pordenone - che si e' gettata lo scorso gennaio dal balcone della sua cameretta perche' vittima di persecuzioni attuate da due compagni di classe - si dovrebbe ritrovare in classe con gli stessi due elementi che l'hanno resa vittima gia' una volta e che, sempre a quanto dicono, hanno continuato nel loro atteggiamento aggressivo anche verso terzi. Si sa che l'aggressivita' di due persone che si uniscono e' maggiore rispetto a quella del singolo bullo, ed e' molto grave che la scuola abbia fatto finta di nulla, non avendo provveduto a separare i due studenti per metterli in classi differenti se non in altre scuole, come sarebbe stato piu' opportuno". Lo afferma Federico Bianchi di Castelbianco, psicoterapeuta dell'eta' evolutiva, commentando la notizia rilanciata oggi dal 'Messaggero Veneto'.
"A quanto pare la scuola non ha minimamente tenuto in considerazione cio' che ha subito la vittima, tanto che nel consiglio di classe sembra che il tema non sia stato nemmeno affrontato nel verbale. Allora- prosegue lo psicoterapeuta- se quanto riportato e' dunque vero, si deve registrare un comportamento degli adulti ancora una volta inefficace, ininfluente, non educativo, altamente fuorviante e sbagliato. È clamoroso che in ambito educativo si possano fare errori cosi' grossolani e superficiali. È evidente il paradosso- conclude Castelbianco-: persone professionalmente competenti da un punto di vista educativo mostrano la stessa sensibilita' e capacita' dello struzzo che mette la testa sotto la sabbia".
(Wel/ Dire)