Miur e Lega serie A lanciano sostegno per giovani calciatori
(DIRE-Notiziario settimanale Scuola) Roma, 6 giu. - La Lega Serie A di calcio e il Miur hanno presentato, ai giocatori delle Societa' che hanno raggiunto le Semifinali del Campionato Primavera TIM 2015/2016 - "Trofeo Giacinto Facchetti" (Juventus, Torino, Inter e Roma), il programma Websport 3.60, un progetto sperimentale ideato per contrastare la dispersione scolastica dei giovani calciatori e favorirne, viceversa, la continuita' negli studi.
Al Mapei Stadium di Reggio Emilia sono intervenuti: il Sottosegretario del Ministero dell'Universita', dell'Istruzione e della Ricerca (Miur), Gabriele Toccafondi; il Direttore Generale della Lega Serie A, Marco Brunelli; il Direttore Marketing e Diritti Audiovisivi della Lega Serie A, Fabio Santoro; il coordinatore scientifico del progetto, Marta Serrano.
Inoltre, ha portato la propria testimonianza Federico Peluso, difensore del Sassuolo: "Questo e' un progetto ideale per me, perche' mi permette di arrivare a un obiettivo importantissimo: il diploma. Arrivare al termine della carriera agonistica con un diploma in mano e un certo bagaglio culturale e' fondamentale; l'anno scorso ho avuto la fortuna di partecipare ad un master. Lo studio ti permette di affrontare la vita anche dopo la fine della nostra professione di calciatore e ti permette di reinventarti nel mondo del lavoro".
Oggetto dell'incontro e' stata la presentazione dei risultati dell'indagine condotta presso i settori giovanili. Lo studio ha compreso i nati nel periodo 1996-2001 e si e' palesato come a partire dai 16 anni, per diverse ragioni, diventa piu' difficile per i ragazzi conciliare le attivita' sportive e scolastiche, spesso a causa dell'alto numero di assenze. In prossimita' della maggiore eta', inoltre, subentra talvolta anche il problema del cambio di citta' per questi giovani atleti, che si trovano a dover frequentare scuole diverse nello stesso anno in virtu' di un trasferimento tra club. Attraverso il recente Decreto, il Miur ha concesso di sostituire un 25% del totale delle ore di studio con la didattica on-line, in modo che i ragazzi possano restare al passo dei compagni attraverso le ore dedicate all'e-Learning. Queste settimane sono dedicate alla definizione del processo e dei criteri di adesione per le Societa' della Lega Serie A e per gli istituti scolastici, poi, a partire da settembre 2016, prendera' il via un biennio di sperimentazione incentrato sugli studenti-atleti degli ultimi tre anni di scuola superiore, che avranno a loro disposizione una piattaforma personalizzata per la didattica digitale in rete. Il progetto didattico sara' esteso, grazie alla partecipazione del CONI, anche ad altre categorie o discipline sportive, gia' a partire dal prossimo anno scolastico.
Sono gia' molti i club che autonomamente hanno creato negli anni scorsi progetti per favorire i propri giovani calciatori nel percorso di studio. Ora si avra' un gioco di squadra che portera' vantaggi a tutti gli attori coinvolti, anche attraverso la diffusione e valorizzazione delle best practices sviluppate da alcune Societa'. Tutti i club della Lega Serie A, che partecipa con propri rappresentanti alla Commissione Ministeriale istituita dal Decreto, dovranno dotarsi di uno spazio didattico all'interno del centro sportivo, dove i ragazzi potranno studiare con la necessaria presenza di un tutor che svolga funzioni di raccordo tra docenti, famiglia e club. Lo sforzo comune di tutti dovra' essere orientato a favorire nei giovani calciatori un completo e qualitativo percorso di istruzione superiore, perche' la media di coloro che raggiungono stabilmente il massimo livello professionistico (ad oggi solo il 6% dei nati tra il 1996 e il 1999 ha gia' esordito in Serie A TIM) invita a rivolgere la massima attenzione anche all'altro 94%, che potrebbe avere un futuro non necessariamente legato al mondo del calcio.
(Wel/ Dire)