(DIRE-Notiziario Scuola) Roma, 25 gen. - "Le parole di Emma Marino, espulsa dalla scuola per le leggi razziali, mi hanno ricordato i racconti di mia nonna. Ed e' difficile sentirsi emotivamente coinvolti, ma sono molto fiducioso nei ragazzi, perche' proprio attraverso la scuola viene un insegnamento su come ricordare, su come formarsi un pensiero critico". Cosi' Fabrizio, studente del Liceo Giulio Cesare di Roma, commenta l'iniziativa organizzata la scorsa nel suo istituto in occasione della 'Giornata della memoria'. Qui, gli studenti hanno potuto ascoltare i racconti delle leggi razziali dalla voce di Emma Marino e di Mario Finzi, parente di Luciana ed Enrico Finzi, due ex-studenti del liceo, deportati ad Auschwitz il 16 ottobre 1943.
L'evento, organizzato dal liceo in collaborazione con l'associazione degli ex alunni della scuola e alla Onlus Keren Kayemeth LeIsrael-KKL Italia, ha visto la partecipazione del ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, di ritorno dal 'viaggio della memoria 2016', in Polonia, insieme a Victor Magiar, assessore alla Cultura dell'Unione delle Comunita' Ebraiche Italiane. La storia della Shoah, secondo Magiar, intervenuto durante la conferenza, "e' la storia dei profughi, dei rifugiati, la storia che si ripete". Sono intervenuti anche l'ambiasciatore d'Italia in Israele, Francesco Maria Talo' e d'Israele in Italia, Naor Gilon, che ha ricordato l'importanza di combattere "ogni forma di discriminazione. In primis l'antisemitismo contemporaneo che, molto spesso, cerca una nuova legittimita' nella critica a Israele".
"Il ministro Giannini compie oggi un atto riparatore, perche' tanti anni fa un altro ministro volto' le spalle agli studenti" ha dichiarato ancora Gilon.
La conferenza si e' conclusa con la cerimonia di piantumazione di un ulivo nel cortile dell'istituto. "Piantare un albero, nella cornice del KKL, ma anche nella nostra sensibilita', qui, oggi, e' un atto di amore fraterno che ribadisce con forza i valori di pace, liberta' e giustizia", ha dichiarato Giannini.
(Wel/ Dire)