(DIRE-Notiziario settimanale Scuola) Roma, 5 dic. - "E' sempre una grande emozione per me vedere l'Aula piena di giovani appassionati e partecipi in occasione di cerimonie come quella di oggi. Sono profondamente convinto che aprire le porte del Senato alle scuole serva a far crescere il rapporto tra le Istituzioni e i cittadini di domani e, quindi, a far entrare il futuro in uno dei luoghi piu' importanti della nostra democrazia". Lo ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso durante il suo discorso nell'aula di Palazzo Madama alla cerimonia inaugurale del concorso nazionale sull'articolo 9 della Costituzione, rivolto alle scuole.
Il coinvolgimento di migliaia di studenti, secondo Grasso "E' un risultato straordinario: sono davvero fiero della strada che abbiamo fatto finora, e molto curioso di vedere i risultati dell'edizione che si apre oggi. Quando leggiamo la prima parte della Costituzione emergono con forza i tre valori che guidarono la mano dei Costituenti, tre principi che dobbiamo seguire per realizzare ogni progetto, per raggiungere ogni obiettivo in campo sociale e politico: l'ambizione, l'utopia e la responsabilita'. L'ambizione intesa come continua ricerca, volonta' di superare le sfide che la vita ci pone, di impegnarsi a fondo nel proprio campo e di arrivare a raggiungere grandi obiettivi senza cedere a scorciatoie o compromessi; l'utopia, che significa sognare in grande e immaginare il futuro, e' la spinta che ci muove in ogni cammino, l'orizzonte cui deve rivolgere il cuore e lo sguardo chi inizia la grande avventura della propria vita adulta; la responsabilita' di andare avanti senza tradire gli ideali e i principi che ci legano, quelli che sono espressi nei primi 12 articoli della Costituzione, valori in cui credere e che ci danno la forza nei momenti di difficolta'".
L'articolo 9 recita: 'la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione'. Fateci caso- ha sottolineato ancora rivolgendosi agli studenti in aula- parla soprattutto di bellezza: la bellezza della cultura, della ricerca scientifica, del nostro patrimonio storico e artistico, e chiede di impegnarci tutti a custodirla, accrescerla e promuoverla".
I padri "costituenti vollero inserire questo articolo proprio nei principi fondamentali perche' racchiude in se' il nucleo della nostra comunita' nazionale, cresciuta grazie alla ricchezza della sua terra e grazie al talento delle sue donne e dei suoi uomini". E ancora: "Dobbiamo essere consapevoli della nostra fortuna. Possiamo infatti godere - da nord a sud - dello spettacolo impareggiabile dei nostri mari, delle montagne, delle isole, di citta' uniche e di borghi che il mondo intero ci invidia. Non solo. Abbiamo anche contribuito, e continuiamo a farlo, al progresso e al sapere dell'umanita' in tutti i campi della cultura: dalla fisica alla letteratura, dal teatro alla conquista dello spazio, dalla medicina alla musica. Con l'articolo 9 i padri costituenti vollero ribadire il profondo legame che la neonata Repubblica avrebbe dovuto mantenere con le sue nobili radici e, al tempo stesso, indicare proprio nella tutela e nell'accrescimento di quel patrimonio la strada maestra da percorrere. Usate questa esperienza- ha aggiunto la seconda carica dello Stato- per sorprendervi nello scoprire e coltivare i vostri talenti, per alimentare la vostra curiosita' verso il mondo. Tra di voi puo' esserci il prossimo Guglielmo Marconi o Carlo Rubbia, la prossima Rita Levi Montalcini o Elena Cattaneo: uomini e donne di scienza che hanno dato lustro all'Italia e che per questo sono stati nominati senatori, sedendo sugli stessi banchi sui quali siete seduti voi oggi.
Le Istituzioni - dalla scuola ai ministeri fino al Parlamento - sono e saranno sempre dalla vostra parte. Dobbiamo farlo se abbiamo a cuore il benessere e il futuro del nostro Paese; dobbiamo farlo per dare piena attuazione all'articolo 34 della Costituzione, che impone allo Stato il compito di assicurare il diritto ai 'capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi' di 'raggiungere i gradi piu' alti degli studi'. Ancora una volta, quindi, il progresso si puo' realizzare solamente attraverso l'unione di intenti e la condivisione di obiettivi e strategie. Non esiste altra strada se non quella di essere, sentirsi e agire come una comunita' coesa e solidale: studenti, famiglie, professori, Istituzioni".
(Wel/Dire)