(DIRE-Notiziario Scuola) Roma, 26 ott. - 'La presenza e il ruolo rivestito dallo psicologo nelle strutture scolastiche del Lazio'. È questo il titolo dello studio che l'Ordine degli Psicologi del Lazio, in collaborazione con Doxa Marketing Advice, ha presentato nei giorni scorsi in sala della Protomoteca del Campidoglio di Roma, nell'ambito del convegno 'La scuola inclusiva, tra problematiche e risorse. La funzione dello Psicologo'.
L'indagine, che ha interessato i dirigenti scolastici di circa 1.100 istituti di ogni ordine e grado, rappresenta la prima mappatura della presenza e delle attivita' prestate dagli psicologi nelle scuole della Regione: in termini di caratteristiche della consulenza, utilita' percepita, criticita' emerse.
Molto positivi i risultati: il 97% degli istituti scolastici che hanno fatto ricorso alla consulenza di uno psicologo hanno espresso una valutazione positiva del servizio fruito. Secondo la rilevazione, negli ultimi tre anni il numero di scuole che ha impiegato uno psicologo per gestire situazioni difficili e organizzare le attivita' didattiche e' decisamente aumentato: ha compiuto questa scelta l'80% degli istituti(l'85% degli statali, il 69% dei privati), il 73% nell'ultimo anno.
Nella maggior parte dei casi il professionista e' stato un privato (36%), un appartenente a un'associazione o cooperativa (30%) oppure un dipendente della Asl (21%). In casi meno frequenti si e' trattato di uno specialista del Comune (8%) o di un insegnante gia' presente all'interno della scuola(5%). Nelle scuole prese in esame, la consulenza ha assunto una forma prevalentemente continuativa: si e' protratta cioe' durante l'intero anno(62%), mentre solo di rado ha risposto a un'esigenza mirata, legata a un problema specifico(14%), oppure si e' ridotta a un supporto per un breve periodo dell'anno(13%). In misura limitata, la presenza dello psicologo si e' inserita in un ciclo di incontri di formazione o informazione (7%).
A beneficiare del servizio sono stati soprattutto studenti (92%) ma anche famiglie (74%) e insegnanti (66%). La prestazione e' rimasta raramente confinata all'interno dell'edificio scolastico(26%), ma si e' estesa il piu' delle volte anche alle famiglie (74%). Il 78% dei servizi si e' indirizzato a singoli studenti: come sportello spontaneo di ascolto (60%); come supporto a problemi comportamentali e di apprendimento (19%); come orientamento scolastico (6%); talvolta come assistenza specialistica a ragazzi con disabilita'(3%). Il 41% degli interventi, invece, ha interessato le classi: per migliorare le relazioni interpersonali in contesti problematici o per favorire l'inserimento di singoli studenti presi in carico (18%); per corsi di formazione, informazione o motivazione allo studio (15%); per attivita' di osservazione e monitoraggio(3%). Il 37% delle attivita' si e' indirizzata alle famiglie: attraverso colloqui individuali su libera richiesta(26%); come sostegno a nuclei in difficolta' (9%); per seminari tematici (9%). Il 31% dei servizi, infine, si e' rivolto ai docenti: per consulenze individuali sul comportamento da seguire in classi problematiche o con bisogni educativi speciali (21%); per formazione o cicli di incontri tematici (12%).
Della prestazione fornita dallo psicologo e' stata estremamente favorevole: il 64% degli intervistati ha espresso un giudizio del tutto positivo, il 33% abbastanza positivo.
L'Utilita' e' stata valutata come significativa nella gestione delle situazioni difficili in classe (molto utile per il 72%, abbastanza utile per il 20%), ma anche nella gestione dell'attivita' di alunni con BES (per il 55% molto utile, per il 31% abbastanza utile) e nella gestione di situazione di stress o burnout degli insegnanti (rispettivamente, 47% e 36%). Per consultare il dettaglio della ricerca e' possibile visitare il sito creato appositamente dall'Ordine degli Psicologi del Lazio, all'indirizzo http://lascuolainclusiva.it/.
(Wel/ Dire)