Progetto rientra in attività educazione stradale nelle scuole
(DIRE-Notiziario Scuola) Bologna, 1 giu. - Vigili urbani, anzi vigilesse, per 15 giorni; a stretto contatto con incidenti stradali, segnalazioni di degrado e liti tra condomini. Succede a Modena, dove sei studentesse tra i 17 e i 18 anni, al quarto anno del liceo delle scienze umane 'Carlo Sigonio', svolgono un tirocinio di due settimane al Comando della Polizia municipale di via Galilei. Un'esperienza apparentemente lontana dal percorso umanistico che stanno seguendo a scuola, ma che, come spiega una di loro, le porta a conoscere un'altra realtà "per fare una scelta consapevole una volta terminati gli studi". Le ragazze, in compagnia di un tutor, si muovono dal front office alla sala operativa, dove le telecamere degli operatori tengono d'occhio la città. "Credo sarà un'esperienza molto utile per approfondire la conoscenza della città- commenta un'altra delle ragazze- anche per verificare di persona certi pregiudizi che sento circolare sui vigili".
Il tirocinio rientra tra le attività di educazione stradale svolte nelle scuole dalla Polizia municipale e si articola in due settimane durante le quali gli studenti sono inseriti nelle diverse unità operative. "Lo stage- spiegano dal Comando- si rivolge a una fascia di età caratterizzata da un rapporto non facile con le regole e l'autorità, in cui gran parte delle norme di comportamento sulla strada sono poco conosciute o disattese. Spesso, inoltre, i giovani sono portati a sottovalutare il rischio e le conseguenze di comportamenti illegittimi per quanto diffusi". Un progetto che quindi, secondo i promotori, permette ai giovanissimi anche di sfatare alcuni luoghi comuni sui vigili urbani, mostrando loro la funzione di prevenzione, oltre che di repressione, degli operatori.
(Wel/ Dire)