Alunni istituto Savio in aula per 'Porte aperte in Campidoglio'
(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 26 gen. - Roma Capitale ha aperto le porte agli studenti. Per una volta sugli scranni dell'aula Giulio Cesare non hanno preso posto i consiglieri capitolini, il presidente del Consiglio o il sindaco, ma i ragazzi dell'istituto comprensivo Savio di Casal del Finocchio, del VI Municipio. I giovani alunni hanno infatti incontrato l'assessore capitolino all'Ambiente, Estella Marino, nell'ormai consueto appuntamento chiamato appunto 'Porte aperte in Campidoglio', in cui tutti i componenti della Giunta capitolina a rotazione incontrano gli studenti dei licei e delle scuole medie romane.
Anche questa è stata quindi un'occasione per porre all'assessore di turno - in questo caso la titolare all'Ambiente e Rifiuti di una città complessa sotto questo punto di vista come Roma - domande sul tema di sua competenza. I ragazzi della scuola media hanno 'incalzato' l'assessore su legalità, ambiente (manutenzione delle aree verdi del Comune), smaltimento e raccolta di rifiuti. Tematiche - come ammesso dalla stessa Marino - molto spesso "strettamente collegate tra loro". Gli studenti non si sono limitati quindi ad esprimere le proprie perplessità su, ad esempio, le modalità di gestione della raccolta differenziata - come si differenzia quindi "la carta dall'umido", o quali sono i vantaggi della stessa - ma sono andati oltre, affrontando tematiche di grande attualità non solo per l'amministrazione capitolina, ma per i cittadini stessi.
Quindi mafie, legalità, degrado e VI Municipio, con particolare attenzione alle sue aree verdi. "Ormai al parco del nostro quartiere non è più possibile andare. Ci sono siringhe usate, vetri di bottiglie, sporcizia e frequentazioni pericolose specialmente per noi bambini. Cosa può fare il Comune per risolvere questo problema", chiede una ragazza di terza media. E ancora, nell'anniversario della nascita di Paolo Borsellino alcuni studenti hanno ricordato il giudice antimafia, e tutti coloro che hanno dato la propria vita per combattere la criminalità organizzata. Tra questi anche il giornalista Peppino Impastato, ucciso per mano mafiosa il 9 maggio del 78.
"Sulle mafie- ha risposto Estella Marino- non bisogna mai abbassare la guardia, e sono felice che anche le nuove generazioni sentano questo problema fino in fondo. La mafia non viene alimentata solo dai mafiosi, ma anche dai rappresentanti corrotti delle istituzioni e perchè no, dai singoli comportamenti dei cittadini. E proprio le aree verdi ne sono un esempio: chi sporca o chi commette atti vandalici deve essere consapevole che il soldi spesi per riparare il danno o ripristinare il decoro vengono tolti direttamente dalle tasche dei cittadini e non verranno spesi per migliorare i servizi e la fruibilità del parco stesso". L'assessore ha quindi chiesto i riferimenti dei ragazzi "per tenerli direttamente aggiornati" sulle iniziative, i miglioramenti e le novità soprattutto per quel che riguarda i temi affrontati durante l'incontro.
Infine, una raccomandazione su un tema 'caro' all'assessore, la differenziata. "Da questo punto di vista- ha sottolineato L'assessore- maggiore è la collaborazione, più pulite saranno le strade e minori saranno i costi. Farla non è difficile, basta entrare nel meccanismo".
"Io stessa quando ero alle elementari partecipai a una visita qui in Campidoglio e incontrai il sindaco di allora, Ugo Vetere. Il senso delle istituzioni è quindi una cosa che sento addosso e ritengo fondamentali questi incontri, a cui partecipo sempre molto volentieri. Spiegare a degli interlocutori così ricettivi tematiche delicate e certamente complesse, come la legalità, credo sia molto importante, perchè loro saranno i cittadini di domani".
(Wel/ Dire)