Collegamento 300 alunni con stazione spaziale e Samantha Cristoforetti
(DIRE-Notiziario Scuola) Roma, 27 apr. - L'esplorazione dello Spazio non è solo "una mitica visione dell'Uomo della possibilità di poter volare, di levarsi e osservare la Terra dall'alto", ma è soprattutto "innovazione tecnologica e ricerca scientifica". Lo sostiene il ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Stefania Giannini, che ha parlato in diretta con l'astronauta italiana Samantha Cristoforetti, in orbita sulla Stazione spaziale internazionale da cinque mesi con la missione 'Futura'. L'occasione è stata l'inflight call (cioè il collegamento con la Stazione) organizzata dall'Agenzia spaziale italiana nella sua sede di Tor Vergata, dove si sono riuniti 300 studenti provenienti da 5 scuole della Penisola per porre le loro domande alla 'donna delle stelle'.
L'invito del ministro ai ragazzi è quello "di seguire il talento" per poter raggiungere i propri obiettivi, così come ha fatto Cristoforetti, che "rappresenta il simbolo della ricerca scientifica italiana". E lei, Astrosamantha, orbitando a 400 chilometri da Terra, aggiunge il consiglio da esperta di "fare sempre scelte che ci mettono in difficoltà. La volontà, la determinazione la grinta- spiega Cristoforetti rispondendo alla domanda di uno studente su quale fosse l'ingrediente giusto per volare nello Spazio-, sono come i muscoli: se non li si usa, deperiscono".
Il ministro ha ricordato che lo Spazio "non è solo sogno, non è solo evocazione, ma è anche sicurezza. Non tutti i cittadini hanno conoscenza che molte nostre azioni quotidiane, dal telefonare all'uso del navigatore, al voler essere certi della nostra sicurezza di confine, in momenti anche molto complessi come quello che stiamo vivendo soprattutto nell'area mediterranea, dipendono in ampia misura dallo Spazio. Lo sforzo del governo italiano in tema di investimenti credo sia la testimonianza di una lungimiranza recuperata, restituita dalla storia all'attualità proiettata verso il futuro". L'Italia, ha spiegato Giannini, "non è un paese grande, ma è un grande Paese". E gli investimenti nel settore spaziale, confermati nella ministeriale Esa dello scorso dicembre, oltre alla scelta dell'astronauta Luca Parmitano come ambasciatore del semestre italiano di presidenza europea, confermano questo indirizzo.
"Magari qui tra in platea, o tra il pubblico della scuola italiana, c'è la futura Astrosamantha", conclude il ministro.
(Wel/ Dire)