Confcommercio: Si conferma ricerca binomio convenienza-qualità
(DIRE - Notiziario Scuola)Roma, 6 ott. - Vendite stabili per libri e corredo scolastico, lieve aumento per l'abbigliamento specializzato per bambini. E' il quadro che emerge dall'indagine di Confcommercio Emilia-Romagna sull'andamento delle vendite nelle prime settimane di avvio dell'anno scolastico, realizzata con il centro studi Iscom. L'indagine ha interessato in maniera particolare i negozi di cartolibreria e giocattoli insieme a quelli di abbigliamento e calzature, a livello regionale.
Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, la rilevazione mostra nel complesso vendite stabili per il 49% degli intervistati e in aumento per il 18%: trend "in linea con la tendenza al contenimento degli acquisti degli ultimi anni", recita la nota di Confcommercio. "Niente sorprese dunque per i consumi che accompagnano l'avvio del nuovo anno scolastico, che rispondono alle esigenze di risparmio delle famiglie, con riflessi su entrambi i comparti considerati, cartolibreria e abbigliamento- continua la nota- anche se con dinamiche leggermente differenti". Il settore dell'abbigliamento, infatti, mostra una dinamicità leggermente maggiore, visto che oltre i due terzi degli operatori dichiarano vendite stabili o in aumento, da attribuire in particolare al comparto bambino. Per quanto riguarda i prodotti più venduti, la cartolibreria tradizionale resta ancora un punto di riferimento per l'acquisto di astucci, zaini e diari, "per i quali è ancora importante- rileva l'associazione di categoria- la scelta di prodotti di marca". I comportamenti di acquisto "si sono stabilizzati negli ultimi anni, confermando da parte delle famiglie la ricerca del binomio convenienza-qualità che i nostri negozi specializzati sono in grado di offrire", commenta il direttore regionale di Confcommercio, Pietro Fantini.
Dall'indagine, poi, emerge un andamento "piuttosto contenuto" per le vendite di libri di testo, in particolare quelli nuovi, "da imputare- spiega la nota- all'aumento di altre forme distributive quali la Grande distribuzione organizzata (34% degli intervistati), scambi e vendite di libri usati (32%) e l'on-line (23%)". L'andamento della spesa media pro-capite riflette in generale quello delle vendite, con un andamento più positivo per il comparto abbigliamento e calzature (il 61% degli operatori dichiarano spese stabili o in aumento) rispetto alle cartolibrerie (spesa stabile o aumentata per il 54% degli operatori).
I valori della spesa media pro-capite sono complessivamente in linea con quelli rilevati lo scorso anno. In base all'indagine, la spesa media per famiglia in questo inizio di anno scolastico si attesta sui 176 euro circa per abbigliamento e calzature e sugli 86 euro per cartolibreria e corredo scolastico. Incidono sulla disponibilità di spesa delle famiglie la ridotta disponibilità economica dovuta alla crisi (35% nel comparto cartolibreria, 31% nell'abbigliamento) e la concorrenza della grande distribuzione e delle grandi strutture di vendita, quest'ultima particolarmente sentita dalla cartolibreria (26% nel comparto specifico). "I nostri operatori, oltre a continuare ad investire sulla qualità, sulla specializzazione e sull'assistenza al cliente, punti di forza delle cartolibrerie tradizionali- dichiara Medardo Montaguti, presidente regionale di Federcartolai- hanno introdotto nell'ultimo periodo interessanti promozioni per stimolare le vendite e servizi per rispondere alle nuove esigenze del mercato". Tra le iniziative intraprese, spiega Montaguti, c'è anche le scelta di includere la vendita di libri usati nei propri esercizi.
(Wel/ Dire)