(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 10 nov. - "La scuola non è un luogo chiuso dove si studiano matematica, fisica biologia ma dobbiamo aprirci al mondo. Qui abbiamo l'occasione di portare avanti, insieme, un futuro europeo per questi ragazzi". Con queste parole Heidi Meinzolt, docente tedesca, spiega l'importanza del primo 'European Campus for creativity' iniziato oggi a Perugia. L'iniziativa - organizzata dal ministero dell'Istruzione insieme all'Istituto Alberghiero di Assisi, l'Accademia di Belle Arti Pietro Vannucchi di Perugia, al Liceo Mariotti di Perugia e all'Istituto omnicomprensivo di Deruta - é "un'opportunità per confrontarsi e lavorare insieme per il futuro della scuola, non solo nel nostro Paese ma in tutta Europa" hanno sottolineato le scuole partecipanti.
Fino a martedì circa 150 studenti e docenti di 12 paesi europei e di 16 scuole italiane prenderanno parte al festival della didattica e ai laboratori creativi di teatro, scenografia, musica, arti visive e tanto altro.
"L'obiettivo é migliorare costantemente la qualità dell'istruzione", dare spazio alla creatività dei giovani e "aprirsi al mondo", ha spiegato Michele Agostini, professore del Convitto Lovere di Bergamo.
"Questo campus - ha aggiunto Elisabetta Pavesi - é un'occasione per capire cosa significhi fare cultura e creatività e quest'ultima é anche dialogo e interazione tra studenti e docenti".
Il campus - organizzato nell'ambito del Festival IMMAGINARIO - in corso nella cittadina umbra - é nato dunque dalla volontà di promuovere lo scambio diretto tra le scuole di diversi paesi, per mettere in relazione diverse realtà, trovare i punti in comune e le differenze, con l'obiettivo di dare strumenti e opportunità concrete ai ragazzi. "Pensiamo spesso alla mente e dimentichiamo molte volte il cuore degli studenti, penso che questa sia una grande occasione per gli studenti", ha concluso Ines Altaba professoressa arrivata a Perugia dalla Spagna.
(Wel/ Dire)