SCUOLA. Bologna. Frutta, formaggi, menu... Svolta a tavola
Comune apre in via sperimentale a richieste genitori-commissione
(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 3 mar. - Piatti in ceramica nelle mense delle elementari, frutta per merenda due volte alla settimana, nuovi formaggi, uso dell'olio d'oliva per sgranare la pasta e parmigiano che si può aggiungere direttamente a tavola, per evitare che il formaggio si indurisca e il cibo diventi appiccicoso. Ma anche nuovi menù, che saranno sperimentati e aggiustati a seconda dei gusti dei bambini e "monitorati", controllando cosa i piccoli lasceranno nel piatto. Fermo restando che la costruzione di un nuovo centro pasti e l'aumento dei prodotti biologici nelle mense scolastiche di Bologna sono le due priorità per il bando per i servizi di refezione che il Comune sta mettendo a punto. L'assessore comunale alla Scuola, Marilena Pillati, oggi, annuncia oggi queste novità per le prossime settimane. E la notizia arriva proprio nel giorno in cui i genitori devono decidere se lanciare la loro protesta con lo sciopero del pasto e a pochi giorni dall'incontro con la Commissione mensa, che si riunisce proprio per parlare del nuovo bando.
A partire da marzo, spiega una lunga nota di Palazzo D'Accursio, nelle mense bolognesi arrivano dei cambiamenti, che "corrispondono a specifiche richieste dei genitori della Commissione mensa cittadina". Per cominciare, crescerà la proposta della frutta come merenda pomeridiana da una a due volte a settimana, in alcune scuole sarà sperimentato l'impiego dell'olio d'oliva per 'sgranare' la pasta, e si valuterà se estendere l'uso a tutte le scuole. Inoltre, gradualmente, si introdurrà la possibilità di aggiungere il parmigiano direttamente a scuola sulla pasta, ci saranno nuovi prodotti, a partire dai formaggi, e si provvederà a comprendere se le novità saranno ben accette dai piccoli consumatori.
Dal mese prossimo, poi, verranno proposti menù nuovi in tutti i centri di produzione pasti, "con abbinamenti, frequenze e un equilibrio tra i diversi nutrienti maggiormente in linea con quelli previsti dalle linee strategiche per la ristorazione scolastica in Emilia-Romagna". Su questo aspetto, sottolinea Palazzo D'Accursio, l'amministrazione "ha lavorato in stretta collaborazione con i tecnici del Dipartimento di igiene e nutrizione dell'Ausl, che hanno esplicitamente approvato le nuove proposte". Questi nuovi menù arriveranno sulle tavole dei bambini gradualmente e in via sperimentale "nella consapevolezza che cambiamenti di questo tipo, se pure ineccepibili sotto il profilo della salute e degli equilibri nutrizionali, si devono confrontare con il gradimento dei bambini e possono richiedere adattamenti".
Si comincerà nelle scuole servite dal Centro pasti Fossolo, e, intanto il Comune effettuerà un "attento monitoraggio" che permetterà di aggiustare i menù, soprattutto per le pietanze con proteine di origine animale, "che è necessario modificare per adeguarsi alle linee guida regionali". Per capire cosa piace e cosa non piace ai piccoli, si controlleranno i cibi che resteranno sul piatto, cioè quelli che, evidentemente, i bambini gradiscono di meno. Nello stesso periodo, poi, alle elementari i piatti in ceramica sostituiranno progressivamente quelli in plastica, ancora oggi utilizzati nelle scuole servite dai centri pasto Erbosa e Casteldebole. Questa, chiarisce il Comune, è un'anticipazione "di quanto era già previsto a seguito della realizzazione dei nuovi centri pasto" e ha l'obiettivo di ridurre più velocemente l'uso di stoviglie a perdere.
Sempre alle elementari, da alcune settimane, c'è un nuovo tipo di pane fresco e senza additivi, che viene affettato a scuola per garantirne la fragranza.
"Gli approfondimenti più puntuali sulle novità in via di sperimentazione saranno forniti in occasione della prossima Commissione Mensa e saranno oggetto di un'informativa che verrà diffusa a tutti i genitori", mette in chiaro il Comune, ricordando che le novità "sono un primo importante risultato per migliorare il servizio che ha tenuto conto anche delle sollecitazioni emerse nel confronto con i genitori".
La refezione scolastica, ribadisce infine la nota, "svolge un ruolo determinante nell'alimentazione dei bambini, non solo perché costituisce il pasto principale consumato nella giornata, ma anche perché rappresenta un canale privilegiato per la diffusione di corrette abitudini alimentari, di particolare valore in età precoce". Per tutti questi motivi "una delle priorità dell'amministrazione comunale è investire su un'alimentazione a scuola sana ed equilibrata, oltre che gradita ai bambini".
(Wel/ Dire)
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