Alle Besta gli alunni sono calati da 22 a una quindicina
(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 3 mar. - Alle scuole medie Besta di Bologna, la classe 'dinamica', quella formata solo da alunni stranieri che tante polemiche ha creato alcuni mesi fa, esiste ancora. E gli allievi, da 22 che erano, sono oggi una quindicina, dato che alcuni sono già stati inseriti nelle classi 'standard', visto che il loro livello di italiano è migliorato.
Ciononostante, Arcangela Mastromarco, esperta milanese che sabato scorso ha partecipato al seminario "Ne' invisibili, ne' separati", organizzato dall'Assemblea genitori e insegnanti delle scuole di Bologna, ne pensa "tutto il male possibile". Il perché lo ha spiegato a margine dell'incontro. "Sembra quasi che quella scuola sia stata isolata, o abbia voluto svolgere il ruolo della buona samaritana, accogliendo tutti i bambini che erano ingiustamente rimasti fuori dalle altre".
L''errore' delle Besta, però, per Mastromarco è "non discutere la questione con le altre scuole, di non mettersi in rete e cercare di risolvere il problema assieme, come invece si fa a Milano". Una soluzione "casalinga e trovata internamente", per l'esperta, è "un rischio", anche perché quei bambini, "dopo che escono da quell'ambiente, da quella classe protetta, non avranno la stessa attenzione". Insomma, per evitare l'isolamento dei bambini stranieri, "non basta aiutarli a imparare il livello base dell'italiano, perché all'inizio avranno un picco positivo di apprendimento, e poi si scontreranno con una lingua più difficile".
Al seminario, un altro tema caldo è quello dei bambini stranieri rifiutati dalle scuole, perché le classi hanno già raggiunto il numero massimo. Un caso accaduto anche a Bologna con un minore bengalese.
"Ho scritto talmente tanti esposti, che alla fine avevo un modello perfetto per il quale bastava cambiare i nomi e le date", spiega ancora Mastromarco. L'unica soluzione possibile per evitare questo problema, dice, "è ridurre il numero di alunni per classe e creare più classi, in modo che nessuno sia rifiutato e che gli allievi possano essere seguiti meglio". Però scrolla la testa, "coi tagli avvenuti e con fatto che anche il nuovo Governo ha affermato di 'voler fare con cioò che c'è', la vedo molto difficile.
(Wel/ Dire)