(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 16 giu. - Sono stati in presidio il 10 mattina a Roma, sotto la sede del ministero del Lavoro in via Veneto, i dipendenti delle imprese che operano negli appalti scolastici i quali, pur avendo un contratto a tempo indeterminato, non percepiscono né stipendio né disoccupazione o cassintegrazione nei mesi di chiusura delle scuole.
I lavoratori manifestano per chiedere al ministro Poletti di adottare provvedimenti veri di sostegno al reddito, per mettere fine alla condizione di estrema incertezza di questi lavoratori e lavoratrici che assicurano l'istruzione, la sorveglianza, le pulizie e l'alimentazione nella scuola d'infanzia e in quella primaria.
"La richiesta che questi lavoratori vogliono portare al ministro- spiega Emidia Papi, dell' esecutivo nazionale Usb- è di superare le attuali forme di precarietà di chi viene coinvolto in processi produttivi con periodi di interruzione del servizio. Va consentito a chi opera in questi servizi, e ha un rapporto stabile con una singola azienda, di avere le garanzie di un contratto a tempo indeterminato. Ma anche di continuità di reddito prevedendo nei periodi di sospensione il sostegno dell'indennità di disoccupazione, oggi denominata Aspi, trattandosi di una vera e propria inattività involontaria come per i rapporti a termine".
"Sarebbe una riforma a costi limitati- conclude- che garantirebbe la continuità lavorativa, con conseguente effettiva certezza dei diritti e del reddito, sottraendo i lavoratori ad una condizione ancora più insopportabile in tempi di crisi e rispetto a cui un 'Governo del fare' dovrebbe fare e al più presto".
(Wel/ Dire)