(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 9 giu. - "Ho depositato un'interrogazione urgente al ministro dell'istruzione Stefania Giannini per sapere come intende affrontare l'emergenza organici che sta colpendo la scuola non solo nella provincia di Bologna, ma in tutto centro nord del Paese. L'interrogazione é stata sottoscritta anche dalla capogruppo PD della Bicamerale per l'infanzia Donella Mattesini e da tutti gli altri senatori bolognesi". È quanto si legge in una nota della senatrice Pd Francesca Puglisi a proposito di una interrogazione urgente al ministro dell'Istruzione.
"Premesso che l'art 64 della legge 133 del 2008 ha tagliato 87.000 insegnanti della scuola statale facendo venire meno sezioni di tempo pieno e ore di compresenza nella scuola dell'infanzia e primaria generando classi-pollaio e una vera lesione del diritto allo studio- si legge- che nel 2012/2013 e nel 2013/2014 é stata realizzata un'anticipazione di posti dall'organico di fatto all'organico di diritto per garantire il funzionamento delle scuole e riparare in parte ai problemi; questo anticipo di personale risulterebbe oggi negato da una posizione intransigente del Miur che mal si concilia con le necessità di definire un organico a livello territoriale in grado di rispondere alle esigenze di una popolazione scolastica in crescita".
Continua la nota: "Il prossimo anno scolastico, gli alunni che frequenteranno le scuole statali di ogni ordine e grado, saranno infatti 33.000 in più rispetto agli attuali. L'organico di diritto del personale docente dell'anno scolastico che si sta concludendo è pari a 602.191 unità, mentre l'organico assegnato dal Miur alle direzioni scolastiche regionali per il prossimo anno scolastico ammonta invece a 600.839 posti".
Qualora l'anticipo in deroga in organico di diritto "non fosse confermato, verrebbero quindi a mancare 1.352 posti, configurando una vera 'emergenza organici', ovvero classi molto numerose, richieste di offerta formativa per la scuola dell'infanzia inevase, iscrizioni al modello di orario a tempo pieno respinte".
Ancora Puglisi: "Se ai 1.350 posti in meno dell'anno scolastico 2013/2014 si aggiungono 419 posti di scuola dell'infanzia autorizzati nel cosiddetto organico di fatto che, ovviamente, non possono essere soppressi perché ciò significherebbe lasciare a casa i bambini il prossimo settembre, la riduzione di posti per gli altri ordini di scuola cresce fino a raggiungere quasi 2000 posti- continua- Considerato che la popolazione scolastica è in crescita, soprattutto nelle regioni del centro nord e che senza questo anticipo non potranno essere confermate le sezioni a tempo pieno della scuola dell'infanzia e primaria e di tempo prolungato nella scuola secondaria di primo grado, le ripercussioni territoriali per la tenuta del sistema saranno serissime".
A titolo d'esempio nella sola provincia di Bologna "1) 26 sezioni di scuola materna passeranno da tempo pieno a tempo parziale; 2) 44 nuove richieste di classi a tempo pieno alle elementari non saranno accolte; 3) Verrà tolto il tempo prolungato alle classi di 1^ e 2^ media, sparendo completamente questa esperienza dal prossimo anno".
(Wel/ Dire)