(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 14 apr. - Tragedia a Roma, dove un 16enne svizzero è morto a causa di gravi ferite causate da un coltello. Il giovane, che si trovava con i suoi compagni in gita scolastica, alloggiava all'interno di un istituto di suore e al momento dell'incidente stava giocando con l'arma. Sul posto sono intervenuti il 118 e gli agenti del commissariato Aurelio, che indagano per ricostruire l'accaduto.
Sarebbe dovuta partire il giorno dopo per ritornare a Losanna, la scolaresca di studenti svizzeri. L'incidente è avvenuto nella comunità religiosa delle Piccole suore della sacra famiglia, in via di Torre Rossa 68. La comitiva era composta da 20 allievi accompagnati da tre insegnanti.
Dai primi accertamenti del medico legale pare che il giovane sarebbe morto a causa di una emorragia provocata dall'aorta recisa.
Al vaglio della Polizia anche le dichiarazioni dei compagni e degli altri testimoni, tra i quali la suora che ha sentito le urla ed è accorsa sul luogo dell'incidente. Ora nessuno può e vuole parlare: "Non possiamo dire niente" ripetono.
Ma l'attivtà investigativa continua. Non si ferma il lavoro della Squadra mobile di Roma, coordinata dalla Procura della repubblica dei minorenni, per acquisire elementi utili a chiarire la dinamica che ha portato al decesso del giovane studente svizzero in gita nella citta' di Roma.
In tal senso, e' stato individuato il negozio dove il ragazzo e altri due suoi compagni di scuola giunti a Roma hanno acquistato i coltelli "a farfalla", uno dei quali ha cagionato la morte dello studente. Le prime valutazioni del medico legale sono state riferite alla Procura della repubblica dei minori e sono al vaglio del magistrato titolare dell'indagine.
Quattro studenti che facevano parte della comitiva risultano indagati per omicidio, atto dovuto per l'esecuzione degli accertamenti disposti dall'autorita' giudiziaria. La scolaresca e' in procinto di lasciare la Capitale per far ritorno in Svizzera.
(Wel/ Dire)