(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 28 ott. - "Gubbio Benàessere" e' un progetto di prevenzione ed educazione alimentare tra i banchi di scuola, e non solo. Nato ormai 27 anni fa per sensibilizzare i giovani e le loro famiglie su tante patologie, ha visto coinvolta l'intera cittadinanza attraverso azioni mirate e dedicate a problemi specifici: obesita', ipertensione arteriosa, gozzo tiroideo, spina bifida e labbro leporino, anemia ferrocarenziale, osteoporosi ma anche disturbi alimentari come bulimia e anoressia.
Il prossimo 29 ottobre, nell'aula magna dell'Istituto "Maria Letizia Cassata", si tireranno le fila di questi anni e verranno presentate le iniziative in corso e quelle che verranno.
Nel corso dell'incontro, al quale parteciperanno studenti e cittadini, sara' data una particolare attenzione al tema della malnutrizione globale. Una problematica che l'ONU ha scelto come "Primo obiettivo del Millennio": ridurre la fame e la poverta' estrema, cioe' coloro che vivono con meno di 1 dollaro al giorno. "Gubbio Ben..essere" e' un progetto nato nel 1987 dalla volonta' dell'USL UMBRIA 1 e dalla collaborazione con le scuole e le associazioni del territorio.
Abbiamo parlato con la prof.ssa Valeria Cacciamani dell'Istituto "Cassata" che in questi anni ha sempre affrontato con gli studenti queste tematiche. L'educazione alimentare e' stata infatti affrontata sotto diversi aspetti con la partecipazione attiva dei ragazzi e soprattutto in maniera trasversale a tutti gli insegnamenti. Il progetto 'Gubbio Benàessere', come ci ha spiegato la prof.ssa Cacciamani e' nato con un'indagine sulla prevenzione dei problemi legati alla tiroide attraverso una campagna di prevenzione che ha visto la somministrazione di sale iodato in eta' scolare.
Negli anni sono state avviate diverse azioni volte a diffondere informazioni corrette e consigli utili per diminuire il rischio di sviluppo di patologie che spesso sono legate anche alla cattiva alimentazione: "All'interno della scuola sono state realizzate numerose iniziative - spiega la professoressa - che hanno visto la partecipazione diretta dei ragazzi attraverso sondaggi e approfondimenti: loro stessi in prima persona hanno condotto indagini volte a far emergere le diverse problematiche, per poi affrontarle insieme e capire come prevenire alcune patologie".
(Wel/ Dire)