(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 28 ott. - Sballo, droga e violenza: i giovani modenesi hanno bisogno di un aiuto. Mette in piedi un vero e proprio staff di supporto quello che il Comune di Modena mette a disposizione dei giovani nelle scuole superiori modenesi, dopo la drammatica vicenda della 16enne vittima di violenza di gruppo, durante una festa a casa di amici. Avvocati e psicologi saranno a disposizione degli studenti per intervenire, su richiesta, ad incontri, assemblee e momenti di confronto dedicati ad approfondire gli interrogativi che nascono dalla terribile vicenda.
L'iniziativa e' stata presentata questa mattina alla presenza del sindaco di Modena, Giorgio Pighi, dell'assessore all'Istruzione Adriana Querze', dal presidente dell'Ordine degli Avvocati Uber Trevisi e responsabile del Sert di Modena, Claudio Ferretti, che ha spiegato come "tra i problemi fondamentali ci sia l'abitudine a considerare normali, anche da parte degli adulti, comportamenti dei ragazzi gia' pericolosi", come la necessita' "di associare al divertimento una o piu' forme di sballo attraverso alcool e droga", che fanno "considerare lecito un comportamento che da sobrio si giudicherebbe del tutto sbagliato".
L'episodio della giovane che ha avuto il coraggio di denunciare una violenza di gruppo ha "rivelato una realta' di scarsa consapevolezza delle responsabilita' personali, oltre che di fragilita' dei rapporti umani", per cui e' importante "offrire subito opportunita' di approfondimento e confronto, soprattutto nell'ambito scolastico", spiega il sindaco di Modena, Giorgio Pighi.
Ma come riconoscere i primi segnali di disagio o devianza nei propri figli, giovani o adolescenti? Questo l'interrogativo che gli adulti si pongono davanti al gravissimo episodio che ha segnato la citta' di Modena nei giorni scorsi; dopo che una sedicenne ha denunciato una violenza di gruppo avvenuta durante una festa a casa di amici. Lo staff di psicologi e avvocati messo in campo dal Comune di Modena per rispondere agli interrogativi dei giovani entrera' in azione nei prossimi giorni "ma intanto e' importante che gli adulti imparino ad osservare le abitudini dei propri figli, notando come segnali allarmanti improvvisi sbalzi d'umore, cattivo uso del denaro e del tempo a disposizione", si tratta "dei primi elementi da analizzare per capire un eventuale disagio del ragazzo", spiega ancora Claudio Ferretti direttore del Sert di Modena.
L'iniziativa messa in campo dal Comune non e' la prima attivata nelle scuole modenesi: "Negli anni sono stati realizzati itinerari didattici su temi come sicurezza e legalita', abuso di alcolici e altre sostanze, bullismo, reati di genere, truffe e raggiri", fa sapere l'amministrazione "con 300 incontri in tre anni e con e il coinvolgimento di oltre 2.500 ragazzi".
(Wel/ Dire)