"Basta. Meno Stato, meno tasse"
(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 28 ott. - "Mi sono appena dimesso da relatore del decreto scuola. Questo atto e' dovuto solo ed esclusivamente alla mia coscienza politica. Non posso piu' accettare che le uniche coperture ai decreti vengano rinvenute con nuove tasse. Basta. Meno Stato, meno tasse. Il mio non e' uno slogan politico, e' una battaglia che non ho intenzione di abbandonare". Lo ha comunicato via Facebook lo scorso venerdi' Giancarlo Galan, Presidente della VII Commissione Cultura alla Camera.
"Questo decreto- spiega- prevede che le coperture vengano rinvenute con una nuova accisa, la tassazione su birra e alcolici. Con enormi difficolta' abbiamo trovato coperture alternative capaci di non deprimere un mercato ad alto tasso di imprenditoria giovanile, la birra artigianale, e soprattutto di non gravare ulteriormente sui cittadini".
"Non solo- prosegue-, il mio emendamento proponeva di sanare una situazione gia' contestata dall'Antitrust e dall'Europa, una forma di concorrenza sleale attuata nel mercato delle Poste, Poste italiane non paga l'IVA sui prodotti di posta massiva (ad es bollette) mentre i privati si'. Ma noi ascoltiamo l'Europa solo quando fa comodo a questo o all'altro. Purtroppo la sinistra non ha accettato. Io non intendo essere connivente a quello che considero un caso di scuola, ovvero, preferire di impoverire i cittadini piuttosto che lo Stato. Sono fedele ad un progetto e sono qua per rappresentarlo. Adesso potrei forzare la mano e far cadere tutti gli emendamenti che sono gia' stati votati ma non lo faro' per rispetto al lavoro della commissione e soprattutto per rispetto ai ragazzi che aspettavano la reintroduzione di un diritto che gli avevano negato per errore, il bonus maturita'.
Ritenevo di dovere a tutti questa spiegazione: un parlamentare di Forza Italia si rifiuta di votare nuove tasse".
(Wel/ Dire)