(DIRE - Notiziario scuola) Roma, 18 mar. - Il rapporto Miur - Ismu "fotografa una situazione in costante crescita: 10 anni fa, nel 2003, la percentuale di studenti stranieri nelle scuole italiane sfiorava il 3%. Nel 2005 era la meta' della presenza attuale ( 4 %)". Un trend di presenze che "tende fortemente ad aumentare" per questo "e' necessario, giusto e opportuno prestare particolare attenzione a questa esperienza di integrazione che sta prendendo spazio nelle scuole". Lo dice Massimo Di Menna, segretario generale della Uil Scuola, che aggiunge: "Tanti insegnanti stanno favorendo il formarsi di studenti che vivono con grande entusiasmo il loro nuovo status di cittadini italiani, nel rispetto Costituzione, delle nostre leggi e nella ricerca di sempre maggiori conoscenze. Si tratta di un impegno importante che, partendo dalla scuola, conduce, di riflesso, a far vivere anche alle famiglie, attraverso l'esperienza dei loro giovani studenti, la cultura, la storia del nostro (loro nuovo) paese e le culture e le religioni dei diversi paesi di provenienza. Quel che spesso viene dimenticato, nel compito affidato alle scuole, e' che parlando di studenti stranieri non si puo' fare riferimento ad un insieme indistinto. Al contrario, si tratta di studenti provenienti da tutto il mondo con culture, lingue, religioni molto diversi tra loro. L'approccio laico della scuola e' fondamentale, la non-conoscenza e' l'anticamera della paura, della separazione. Il ruolo che dovrebbe svolgere il ministero dovrebbe essere quello di veicolare le migliori esperienze in modo che le scuole possano utilizzarle", chiude.
(Ami/ Dire)