SCUOLA. 'MOBILITÀ IN CLASSE', AL NORD STUDENTI PREFERISCONO BUS
A ROMA SCELTA L'AUTO, A RAVENNA LA BICICLETTA.
(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 27 mag. - Il bus e' il mezzo pubblico quello prediletto dagli studenti di Venezia-Mestre per raggiungere la scuola. Qui solo l'8,7% dei ragazzi coinvolti nell'indagine ricorre all'auto o allo scooter privato, quasi come a Torino, dove il 59,3% si affida ai bus, tram e treno metropolitano. A Roma, invece, ci si sposta quasi sempre con veicoli a motore (68,9% dei casi). Questo e', in generale, quanto risultato dall'indagine 'Mobilita' di classe' realizzata da Legambiente ed Euromobility, in collaborazione con Fiab e Salvaciclisti.
Nello specifico, la piu' alta percentuale di scooteristi si trova a Carrara (15,7%), seguita da Roma (13,5%), mentre a Potenza quasi nessuno va in motorino. L'auto privata e' il mezzo prediletto dagli studenti romani (55,4%) e di quelli di Catania (44,6%), mentre a Venezia si registra la piu' alta percentuale d'uso dei mezzi pubblici (66,3%) e, quindi, la piu' bassa per l'uso di veicoli privati a motore (7,7%). Ravenna e' la regina della bicicletta (39,1%) mentre a Torino (12,2%), quasi al pari di Catania (11,4%), si va anche frequentemente a piedi.
I risultati della ricerca - sugli spostamenti casa-scuola degli studenti italiani - sono stati illustrati, venerdi' a Bologna nell'ambito della 13esima Conferenza nazionale Mobility Management da Alberto Fiorillo, responsabile Mobilita' urbana di Legambiente e Lorenzo Bertuccio, direttore scientifico Euromobility. "Tutte le mattine dei giorni feriali, tra settembre e giugno, al suono della sveglia circa un quarto del Paese parte disordinatamente verso la medesima destinazione: la scuola.
Sebbene l'86% delle famiglie abiti a meno di un quarto d'ora a piedi da asilo, elementari, medie e superiori, almeno 10 milioni di persone scelgono di effettuare il tragitto in automobile, dando un contributo importante alla congestione, alle emissioni di inquinanti e stimolando nei ragazzi un'abitudine allo spostamento motorizzato. Con Mobilita' di classe- ha dichiarato Alberto Fiorillo- abbiamo voluto trasformare alcuni studenti in 'mobility manager', per far crescere tra i giovani una nuova cultura del modo di muoversi nelle aree urbane, perche' andare a scuola in macchina ha una duplice valenza negativa: nell'immediato contribuisce alla congestione urbana, in prospettiva convince i ragazzi che, anche per le brevi distanze, esistono solo le quattroruote".
"L'esperienza di questo progetto- ha riferito Lorenzo Bertuccio- dimostra che la raggiunta autonomia dei ragazzi, che frequentano le scuole superiori, fa si' che i mezzi pubblici e la bicicletta siano il modo piu' usato per andare e tornare da scuola. È molto piu' contenuto, infatti, il fenomeno dell'accompagnamento in automobile da parte dei genitori tipico delle scuole elementari e medie. Ma il progetto dimostra, anche, che tra i ragazzi piu' prossimi alla maturita' cresce l'uso dello scooter e dell'automobile. A conferma che la scelta della bicicletta e dei mezzi pubblici non e' tra i ragazzi una scelta consapevole e convinta, ma molto spesso forzata". "Progetti come questo- aggiunge il direttore di Euromobility- provano, quindi, quanto sia importante formare in maniera attiva e concreta i ragazzi prossimi alla patente per favorire una cultura della mobilita', che aiuti a mantenere contenuta la tendenza tutta italiana ad un uso smodato dell'automobile". Dall'indagine risulta che a 15 e 16 anni (per gli studenti del primo e secondo anno) l'uso di veicoli privati a motore si attesta al 30% circa, anche se i 16enni rispetto ai 15enni usano di piu' lo scooter passando dallo 0,9% per i 15enni al 3,5% per i 16enni. Al crescere dell'eta' aumenta l'uso di veicoli privati a motore fino a raggiungere la percentuale di quasi il 40% a 19 anni e di addirittura il 50% circa a 20 anni. Carrara e Roma, le regine dei motori, raggiungono percentuali addirittura intorno ad 80%, con una tendenza legata alla maggiore eta' ovviamente confermata anche nelle citta' col minor uso di veicoli a motore, come Venezia.
In generale, lo studio dimostra che se tra il primo e il secondo anno di scuola si osserva una lieve riduzione nell'uso dell'auto, da attribuire probabilmente ad un aumento dell'autonomia degli studenti che determina un aumento nell'uso dello scooter e talvolta del trasporto pubblico, proprio l'aumento di autonomia nelle classi di eta' maggiori (tra i 19enni e i 20enni), determina di nuovo un maggiore ricorso all'uso dell'automobile.
(Wel/ Dire)
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