"BANDO COMUNE PER AFFIDAMENTO 8 NIDI DISERTATO DA AZIENDE"
(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 10 giu. - "L'anno prossimo la meta' dei bambini romani rischia di non poter godere dei servizi dell'asilo nido". A lanciare l'allarme e' Pino Bongiorno, presidente di Legacoopsociali Lazio, a margine della conferenza stampa "Asili nido: bando disertato dalle imprese", tenutasi mercoledi' scorso presso la sede Legacoop nazionale.
All'incontro hanno partecipato anche Stefano Venditti, presidente Legacoop Lazio, e Paola Manetti, presidente nazionale Legacoopsociali. La discussione e' stata incentrata sulla problematica riguardante il nuovo bando di gara, emanato dal Comune di Roma, per l'affidamento in concessione di 8 nidi d'infanzia. La questione e' anche stata sottoposta al giudizio del Tar di cui si attende il responso.
Tra le recriminazioni esposte, il costo di base di 480 euro al mese per bambino, che "non consente di applicare quanto previsto dal Ccnl delle cooperative sociali". Per questo Legacoop lamenta che il Comune "spacci una strategia d'appalto per una semplice concessione, in quanto la remunerazione dell'aggiudicatario non dipende dai proventi che potra' trarre dall'utilizzo del bene vendendo servizi direttamente agli utenti".
Indicativo, e' il ragionamento di Legacoop, il fatto che, rispetto ad un precedente bando del 2010 per la concessione di 5 nidi a 500 euro al mese per bambino, cui avevano mostrato interesse 40 imprese, a quest'ultimo bando, invece, abbiano risposto solamente le 9 imprese piu' facoltose: "Le tariffe non sono in grado di coprire i costi, comprendenti di personale, sicurezza e materiale didattico: piu' di tutti i comunicati e le prese di posizione, la sentenza l'hanno espressa le imprese che hanno disertato il bando. Sono pochissime quelle che hanno risposto alla gara. Significativo il comportamento di due realta' che hanno gestito in passato due degli otto asili messi a bando che hanno deciso di non partecipare alla gara perche' le tariffe non sono in grado di coprire i costi".
"A prescindere dalla sentenza del Tar- ha aggiunnto Bongiorno- porteremo avanti la nostra causa, che non deve essere una battaglia di bandiera, ma un servizio per il futuro del paese. Il tutto sempre nel rispetto della legalita' e delle nostre imprese".
"Se il Comune- ha concluso Venditti- pensa di continuare su questa linea, e' il nostro primo nemico".
(Wel/ Dire)