SCUOLA. ARRIVANO I BONUS MATURITÀ, I DUBBI DEI PRESIDI
ANP:MA IDEA POSITIVA, NON SI PERDE PERCORSO STUDI
(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 10 giu. - Esami di maturita' ormai alle porte per 500.000 mila studenti italiani che quest'anno avranno a che fare anche con i 'bonus maturita'', istituiti dall'ex ministro dell'Istruzione Francesco Profumo. Chi di loro, infatti, si diplomera' con un voto che va da 80 a 100 potra' avere da 4 a 10 punti in piu', 'spendibili' per l'ammissione ai corsi di laurea a numero chiuso (medicina, odontoiatria, veterinaria, architettura e professioni sanitarie).
Ma non ovunque lo stesso voto di maturita' dara' al ragazzo lo stesso bonus. Secondo quanto stabilito dal decreto ministeriale dello scorso 24 aprile (art. 10 l. b) i punti, infatti, verranno "attribuiti esclusivamente ai candidati che hanno ottenuto un voto di maturita' almeno pari a 80/100, rapportato alla distribuzione in percentili dei voti ottenuti dagli studenti che hanno conseguito la maturita' nella stessa scuola nell'anno scolastico 2011/12". Che significa cio'? Che il bonus non corrispondera' direttamente al voto effettivamente ottenuto, ma sara' rapportato alla distribuzione in percentili dei voti ottenuti dai maturandi nell'anno precedente. Ma non e' tutto. I percentili sono calcolati scuola per scuola, con la conseguenza che le differenze in questione non sono solo tra citta' diverse, ma anche tra istituti della stessa citta'.
Il sistema dei 'bonus' cosi' delineato, criticato nei giorni scorsi dagli studenti, non e' stato ben accolto dai dirigenti scolastici. Ivana Uras, preside del liceo scientifico romano 'Newton' lo ha definito "un sistema non corretto, da rivedere, non fondato su criteri di eguaglianza sostanziale.
"E' assurdo- ha commentato la preside all'agenzia Dire- che i percentili vengano calcolati scuola per scuola e non a livello nazionale". E ha, poi, sottolineato: "La tabella per l'assegnazione dei punti pubblicata dal ministero, cosi' pensata, rischia di penalizzare infatti il merito e gli istituti scolastici che lo scorso anno hanno avuto i risultati migliori". Ma non solo. "Il sistema di valutazione, cosi' concepito, penalizza anche il futuro dei nostri studenti maturandi e ne condiziona l'accesso alle facolta' a numero chiuso. Per questo, sarebbe il caso di dare le stesse opportunita' a tutti". "Se i bonus assegnati valorizzano il percorso fatto dagli studenti nel corso dei cinque anni degli studi superiori, ben vengano.
Dispiace se, invece, devono diventare un ulteriore strumento di discrimine per le scuole e gli studenti". Cosi' dichiara il dirigente scolastico del liceo artistico capitolino 'Roma2'. Che aggiunge: "A volte, come in questo caso purtroppo, pare che le decisioni si prendano troppo frettalosamente nel chiuso di una stanza senza contattare chi nella scuola lavora direttamente sul campo".
Piu' cauto e' Giorgio Rembado, presidente dell'Anp (Associazione nazionale presidi), secondo cui l'istituzione dei 'bonus maturita'' rappresenta "un'idea in se' positiva, che fa si' che ci sia maggior raccordo tra la carriera scolastica e la selezione per la frequenza dei corsi universitari a numero chiuso". I bonus, spiega il presidente Anp, "fanno in modo che non si perda il percorso di studi compiuto, sono delle monete da inserire in un piccolo salvadanaio, che recupera l'ultima parte di vita dei nostri studi superiori collegandoli a un'altra, altrettanto importante per gli studenti, che sta per iniziare.
Probabilmente- commenta Rembado- il rapporto bonus-punteggio test e' sottosproporzionato, nel senso di sottovalutato". Per quel che riguarda, invece, la questione dei criteri su cui si fonda l'assegnazione dei punti "dobbiamo riconoscere e ammettere che in Italia esiste una realta' scolastica molto frammentata. Dobbiamo decidere- conclude- se seguire la strada della 'sint-eguaglianza' o della taratura del bonus al tipo di scuola dove esso e' maturato".
(Wel/ Dire)
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