(DIRE - Notiziario scuola) Roma, 28 gen. - Trecentomila iscrizioni andranno rifatte perche' c'e' un 20% di scuole che sono state accorpate illegittimamente. Lo sostiene il sindacato Anief che si sta battendo proprio contro questi accorpamenti. "In questi giorni non si fa che parlare di problemi di connessione al sito del Miur e della capacita' del sistema informatico approntato dal ministero dell'Istruzione per accogliere circa 1 milione e 700 mila iscrizioni scolastiche in poco piu' di 30 giorni- spiegano dal sindacato-. Nessuno pero' si preoccupa del fatto che almeno 300 mila di queste iscrizioni sono illegittime e dovranno essere riformulate. E questo perche', come sottolineato di recente dalla Corte Costituzionale attraverso la sentenza 147/12, il 20% degli istituti sono stati immotivatamente soppressi o accorpati dal Miur".
L'Anief nei giorni scorsi "ha mosso i primi passi perche' cio' avvenga, scrivendo ai governatori di tutte le regioni italiane per chiedere spiegazioni sulla mancata applicazione della sentenza della Consulta, che ha sottratto all'amministrazione centrale la potesta' sul dimensionamento scolastico e affidato proprio alle regioni il potere decisionale sulla materia". Il sindacato sta anche raccogliendo "tutti gli elementi utili e si rivolgera' ai Tribunali amministrativi regionali". Secondo Marcello Pacifico, presidente Anief, quella di far iscrivere di nuovo i propri figli in istituti diversi dagli attuali "e' molto piu' che una eventualita'. Saranno i giudici a cassare quello su cui il premier Monti e il suo esecutivo all'ultimo momento hanno deciso di soprassedere:". Nell'anno scolastico in corso "ci ritroviamo con 2.611 scuole soppresse illegittimamente: 1.404 appartengono all'infanzia, sono primarie e circoli didattici, 2.375 nel primo ciclo di istruzione, 39 istituti professionali, 174 istituti tecnici e 23 licei. Quasi la meta' dei tagli al Sud in Campania, Sicilia, Puglia e Calabria, anche il Lazio a quota meno 300 istituti", ricorda il sindacato.
(Ami/ Dire)