(DIRE - Notiziario scuola) Roma, 28 gen. - "Mentre in Europa si procede verso l'educazione permanente e la formazione di qualita', una commissione di pseudo-esperti consiglia al Miur di far fare all'Italia un ulteriore passo verso l'insuccesso formativo. Se l'indicazione dovesse avere seguito, il nostro sindacato si opporra' in tutte le sedi, a partire da quelle legali. Se occorre proprio risparmiare 1 milione e 300 mila euro, si recuperino sottraendoli dagli stipendi iperbolici dei parlamentari". È il commento dell'Anief al documento predisposto da una commissione di esperti del Miur anticipato dall'agenzia DIRE.
L'Anief "si opporra' in tutte le sedi contro la riduzione del percorso scolastico di un anno e il conseguimento del diploma di maturita' a 18 anni: le indicazioni della commissione tecnica di esperti, incaricata dal ministro dell'Istruzione Francesco Profumo di riformare il percorso scolastico, lasciando 'invariate le risorse umane e materiali attuali e mantenendo l'impegno generale al miglioramento degli esiti di apprendimento', hanno un solo scopo: risparmiare 1 miliardo e 380 milioni di euro annui. Dietro a questa scelta non c'e' nulla di didattico e di pedagogico. Ancora una volta- commenta Marcello Pacifico, presidente dell'Anief- si commette un errore a priori gravissimo: considerare la scuola un lusso, che in tempo di crisi non ci possiamo piu' permettere". Per Pacifico "dare seguito ad una scelta scellerata come quella indicata dagli pseudo-esperti di istruzione sarebbe un vero suicidio. Ad avvantaggiarsene sarebbero solamente il ministero dell'Economia e la cerchia di coloro che da tempo cercano di ridurre la qualita' della formazione scolastica italiana".
(Ami/ Dire)