SCUOLA. OGGI IL RIENTRO, MA È 'INCUBO' 200 GIORNI
FRA OCCUPAZIONI, ELEZIONI, PAUSE VACANZA PERSE MOLTE LEZIONI.
(DIRE - Notiziario scuola) Roma, 7 gen. - Scuola oggi termina la pausa natalizia e si rientra. Ma e' 'incubo' 200 giorni, quelli minimi di lezione necessari per rendere valido l'anno scolastico. Soprattutto alle superiori, infatti, si fanno i conti delle ore perse a causa delle occupazioni, che in alcuni istituti delle grandi citta' come Roma hanno toccato anche i sette giorni. E poi c'e' il voto di febbraio per le politiche del 24 e 25 che costringera' molte scuole seggio a 4 giorni di chiusura fra preparazione, disinfestazione dei locali e voto. In citta' come la Capitale, poi, ci sono anche le consultazioni per il sindaco che si svolgeranno probabilmente fra maggio e giugno.
Al liceo Virgilio, una realta' storica a Roma, sono riusciti a mantenere la validita' dell'anno, nonostante 6 giorni di occupazione e lo spauracchio del voto, solo grazie a un escamotage: la succursale durante i giorni di protesta e' rimasta aperta per volonta' di dirigente e docenti e li' sono state prese le presenze. Il problema resta solo, dunque, per chi ha deciso deliberatamente di non andare a scuola e di occupare la sede centrale. In vigore ci sono infatti le regole che impongono di frequentare i due terzi dell'orario per poter essere ammessi allo scrutinio. "Ora non dovremmo avere problemi neanche con le consultazioni elettorali", spiegano dalla dirigenza.
Intanto lunedi' si torna fra i banchi dopo la pausa natalizia. Quella pasquale comincera' poi il 28 marzo (il 29 in Sicilia) per concludersi fra il 2 e il 3 aprile quasi ovunque. C'e' anche il 25 aprile nel calendario delle feste e delle pause obbligatorie, come li'1 maggio che viene di mercoledi' e potrebbe far scattare un ulteriore ponte a cui piu' di qualcuno dovra' rinunciare per far tornare i conti dei giorni di lezione. Il 2 giugno quest'anno viene di domenica. E per fortuna, avra' pensato qualche dirigente. La fine della scuola e' prevista fra l'8 e il 12 giugno.
(Ami/ Dire)
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