(DIRE - Notiziario scuola) Roma, 25 feb. - "Condivido l'appello lanciato da docenti, studenti, associazioni e comitati del mondo della scuola contro il decreto Invalsi. L'iter del decreto va fermato e faremo quello che e' nelle nostre possibilita' per farlo. Nella scuola occorre una svolta, una vera rivoluzione civile, che metta fine alle politiche sciagurate degli ultimi anni, continuate con pervicacia dal ministro Profumo e dal governo Monti. Occorre innanzitutto impedire danni ulteriori a quelli gia' compiuti. È incredibile che a una settimana dal voto, a Camere sciolte, si tenti di imporre, con veri e propri colpi di mano, magari sperando nella disattenzione prodotta dalla campagna elettorale, un decreto che rischia di pregiudicare il futuro su un tema decisivo per la scuola come quello dei metodi di valutazione e approfittare per approvare le ennesime nomine spartitorie e partitocratiche". Lo afferma in una nota il candidato leader di Rivoluzione Civile, Antonio Ingroia, che aggiunge: "Le modalita' della valutazione sono state e sono oggetto di una grande discussione, di moltissime critiche e perplessita'. Il rischio e' che, invece di dotarci di sistemi di valutazione del nostro sistema per intervenire sui punti deboli, si voglia usare la valutazione come una clava per continuare a tagliare e per imporre agli insegnanti modalita' e contenuti della formazione. In sostanza, si vogliono insegnanti che insegnino a superare i test e non a diventare cittadini liberi e maturi, cancellando liberta' di insegnamento, specificita' culturali, necessita' del superamento delle disuguaglianze". (Wel/ Dire)