CASTELBIANCO: "GLI INSEGNANTI SONO RIMASTI GLI ULTIMI EDUCATORI"
(DIRE - Notiziario scuola) Roma, 25 feb. - Eliminare la bocciatura alle elementari, questa l'ultima proposta in tema di scuola lanciata dalla Germania per tutelare i piccoli studenti. "Uno scenario bellissimo, ma nella realta' il mondo e' un altro". La pensa cosi' Federico Bianchi di Castelbianco, direttore dell'Istituto di Ortofonologia di Roma (IdO). "I sogni degli adulti sono paradossali- ha proseguito lo psicoterapeuta dell'eta' evolutiva- vorremmo che tutti i bambini siano pieni di dolci per farli felici e abbiamo il 20% di obesi tristi. Diamo loro tantissimi giocattoli anche se non ci giocano piu', gli facciamo fare quello che vogliono, poi abbiamo il massimo dell'aggressivita' e ci lamentiamo che forse hanno l'Adhd. In cinque anni- ha precisato l'esperto- sono raddoppiati i disturbi del comportamento dei bambini proprio perche' manca un processo educativo".
Secondo Castelbianco, il paradosso e' quello di mandare i piccoli a scuola a cinque anni, vederli arrancare come disperati e dir loro che se non dovessero farcela e' per colpa della maestra, perche' altrimenti avrebbero guadagnato un anno.
"Noi diamo a questi bimbi i nostri sogni di quando eravamo piccoli: dolci, liberta', promozioni sempre, invece di aiutarli singolarmente a partire dalla loro specificita' e non sulla base di un criterio generale". E gli insegnanti? "Sono rimasti gli ultimi educatori- ha aggiunto il direttore dell'IdO- in tutte le professioni ci si preoccupa dei minori in generale, pero' cio' che conta e' aiutare i singoli bambini". Fermare un alunno in prima elementare "e' di gran lunga preferibile rispetto al bocciarlo gli anni seguenti, all'assegnargli un sostegno, dispensarlo dal lavoro in classe, precludendogli poi una concreta possibilita' di sviluppo che lo portera' ad essere etichettato nel futuro come un ragazzo con difficolta'". Ogni bambino deve essere in grado di affrontare "tutto il curriculum scolastico- ha continuato l'esperto- evitando di dirgli 'non ti preoccupare, tanto se vai male ti do' l'appoggio' che poi lo rovina. Certo, se parliamo di bambini- ha precisato- il criterio utopistico sulla bocciatura mi trova d'accordo, ma nella realta' i piccoli vivono la loro eta' insieme ai coetanei, sono estremamente coerenti e sanno quel che dicono e fanno. Non mettiamogli in bocca le nostre parole".
Il criterio, per lo psicoterapeuta dell'eta' evolutiva, e' quindi quello di "aiutare i singoli ragazzi, ma l'istruzione deve essere data". La promozione "non sempre li aiuta e li rende felici, perche' sostenerli non vuol dire evitare di bocciarli ma metterli in grado di stare al passo con tutta la classe".
Purtroppo i familiari vivono in modo "pessimo le bocciature- ha ricordato Castelbianco- mentre invece dovrebbero partecipare attivamente nella scelta di quale futuro dovrebbero avere i loro figli. Se parliamo di ragazzi, a febbraio scade l'iscrizione per il post scuola media e gli adulti dovrebbero essere cosi' intelligenti da decidere cosa fara' il loro figlio non al termine del liceo ma entro il 28 febbraio. Ad aiutarli nella scelta- ha concluso lo psicoterapeuta- c'e' il sito del ministero dell'Istruzione www.versoilmiofuturo.com".
(Wel/ Dire)