(DIRE - Notiziario Scuola) Roma, 18 feb. - In occasione dei 26 anni dalla sua fondazione, l'Anp (Associazione nazionale dirigenti e alte professionalita' della scuola) ha reso noti due documenti, il Codice deontologico ed il Manifesto per la Scuola. Col Manifesto si intende riportare l'attenzione sulla necessita' di individuare un asse culturale visibile per la nostra scuola, senza il quale la singola istituzione corre il rischio di una frammentazione culturale e di uno smarrimento dei propri obiettivi. Il Manifesto pone, inoltre, l'accento sui temi della valutazione, dell'innovazione, sulla valenza epistemologica della funzione scuola. Una scuola dei diritti e dei doveri, che ponga al centro lo studente o, per meglio dire, l'apprendimento; una scuola che educhi al pensiero libero, nel senso piu' impegnativo di contrastare ogni forma di conformismo; una scuola di qualita', seria e rigorosa. Per realizzare una tale idea di scuola un Codice deontologico e' "uno strumento indispensabile, tanto piu' in una realta' come l'attuale che ai vari livelli della vita sociale pare aver perso ogni riferimento all'etica pubblica", spiega Silvia Sanseverino, dirigente scolastico e staff del presidente Anp. Il Codice e' articolato su alcuni assi che vanno dalla tutela del diritto-dovere all'istruzione fino alla dimensione interculturale dell'educazione; che richiamano il ruolo fondamentale nella costruzione delle competenze di cittadinanza degli studenti e ricomprendono la formazione continua e il riconoscimento di ogni forma di diversita' dei bisogni formativi; che, infine, non dimenticano l'esigenza di realizzare la flessibilita' dei percorsi formativi in luoghi creativi e dinamici nel pieno rispetto dell'autonomia professionale. "Come sempre, il compito dell'Associazione non termina qui: al dovere della proposta segue l'impegno a tradurla in fatti concreti e alla verifica di un miglioramento nei comportamenti professionali e nei risultati del servizio", conclude.