Vaccini in farmacia, Omceo Roma: Pronti a collaborare, purche' si cambi norma
"Altrimenti siamo tutti fuorilegge"
(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 14 ott. - "Sui vaccini in farmacia siamo pronti a collaborare, purche' si cambi la norma. Altrimenti siamo tutti fuorilegge". Questo il secco commento del presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, in merito al tavolo tecnico che si e' svolto ieri in Regione Lazio. Il nodo centrale per i medici e' e resta l'impossibilita' stabilita per legge della presenza del medico in farmacia.
"Nell'incontro avuto ieri in Regione Lazio- ha spiegato Magi- per parlare nell'eventualita' che i medici facciano i vaccini antinfluenzali in farmacia, abbiamo ribadito insieme ai medici di famiglia presenti al tavolo tecnico, che la legge purtroppo impedisce la presenza del medico in farmacia e che la vaccinazione e' e resta un atto medico. Comprendendo le esigenze di ampliare l'offerta, da noi pienamente condivisa per motivi di sanita' pubblica, come Ordine dei medici chiediamo che il legislatore intervenga per modificare la norma a partire dal Testo unico delle Leggi sanitarie - Regio Decreto 1265 del 1934, che disciplina la materia. Da parte nostra abbiamo ribadito che c'e' la massima disponibilita', unico ostacolo e' la legge in vigore che ci impedisce di agire diversamente. Questo lo sappiamo noi e lo sanno anche i farmacisti. Tutto il dibattito sulla possibilita' di vaccinare in farmacia contro l'influenza ruota intorno a questo principio e al fatto che la vaccinazione e' atto medico e come tale sotto nostra diretta responsabilita'".
"Rimaniamo in attesa di ulteriori sviluppi- ha concluso Magi- sempre disponibili ad un incontro atto a modificare l'attuale normativa vigente. In attesa abbiamo presentato soluzioni alternative nel rispetto delle norme vigenti al fine di garantire comunque la copertura vaccinale ampliando l'offerta nei poliambulatori territoriali ed ospedalieri pubblici, potenziando i centri vaccinali delle Asl e offrendo anche la disponibilita' di circa 100 medici liberi professionisti che si sono volontariamente offerti per partecipare alla campagna vaccinale presso i loro studi".
(Red/ Dire)
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