Roma, 17 mar. - L'emergenza portata dal coronavirus (COVID-19), dichiarata pandemia, riguarda ormai tutto il mondo.
Per questo la Msif (Multiple Sclerosis International Federation), la Federazione Internazionale delle Associazioni di sclerosi multipla, ha elaborato un documento con le nuove raccomandazioni per le persone con sclerosi multipla (SM), affinche' adottino le misure adeguate per prevenire il rischio di contagio dal virus, e prendano le decisioni corrette riguardo alla gestione delle terapie e dei trattamenti per la sclerosi multipla.
Questo documento e' stato prodotto da un team di neurologi esperti a livello internazionale e rappresentanti delle organizzazioni che compongono la Federazione Internazionale SM. Si tratta di un gruppo di lavoro composto da Aism e Sin- Societa' Italiana di Neurologia- lo ha poi declinato per lo specifico contesto italiano. Oltre ai consigli in generale per le persone con SM, le linee guida includono le raccomandazioni della dell'Organizzazione Mondiale della Sanita' (Oms), i consigli per chi fa trattamenti modificanti la malattia, per chi e' sottoposto a terapia aHSCT cioe' a trattamento chemioterapico intensivo e per chi e' in trattamento riabilitativo. Per quanto riguarda le donne con SM in gravidanza al momento non esistono indicazioni specifiche.
'Questo documento offre raccomandazioni specifiche, mirate alle persone con sclerosi multipla, molte di loro sono trattate con immunosoppressori, che affrontano questa situazione in una condizione di particolare fragilita'- dichiara il Prof Mario Alberto Battaglia, Presidente Fism, Fondazione italiana Sclerosi Multipla- Si consiglia a tutte le persone con SM di prestare particolare attenzione alle linee guida per ridurre il rischio di infezione da COVID-19. Queste raccomandazioni sono rivolte anche ai caregiver, i familiari che vivono con una persona con SM o che la visitano regolarmente, per ridurre la possibilita' di portare l'infezione da COVID-19 a casa e mettere a rischio contagio la persona con SM'.
Cosi' in un comunicato Aism e Sin.
"In Toscana verosimilmente tra un paio di giorni arriveremo a mille contagi" da coronavirus e "nell'area fiorentina siamo intorno al 20% di questi numeri. Direi che la Toscana e' un po' la linea Maginot del contagio, perche' e' la prima regione scendendo da Nord ad avere numeri contenuti". Lo sottolinea il sindaco di Firenze Dario Nardella ad 'Omnibus', su La 7.
"Per fortuna- aggiunge- il sistema sanitario toscano in questi anni ha investito molto sulle strutture di terapia intensiva e sub-intensiva" e "abbiamo un numero sufficiente di posti che ci permettono di assorbire i casi piu' seri. Devo dire pero' che, come tutti gli ospedali, stiamo risentendo molto dell'assenza di mascherine e in generale dei dispositivi che mettono al sicuro" medici e infermieri. Il bisogno di dispositivi sanitari di protezione, quindi, "e' la prima cosa: mi auguro che lo Stato faccia il possibile e ieri piu' volte mi sono sentito con Domenico Arcuri, il nuovo super commissario, perche' qui c'e' bisogno assolutamente di mascherine e di dispositivi medici, prima di tutto per gli ospedali, poi anche per tutte le altre persone che lavorano necessariamente a contatto con il pubblico; penso alla polizia municipale o ai volontari che portano la spesa a casa degli anziani".
Nardella, infine, finira' la quarantena obbligatoria venerdi' (scattata per essere stato a stretto contatto con il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, positivo al covid-19), "anche se credo continuero' a stare il piu' possibile a casa non solo per dare il buon esempio, ma perche' grazie alle tecnologie mi sono organizzato". Cosi', dice, "si puo' lavorare molto e non ho mai smesso si rimanere in contatto con i miei collaboratori e cittadini. Per fortuna sto bene, non ho sintomi e non ho fatto il tampone".
(Red/ Dire)