(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 1 lug. - "Il Consiglio di Stato ha deciso che nel Lazio i laboratori privati non possono fare i tamponi per il Covid. In tal modo si lede il diritto alla salute del cittadino, pur affermato in prima istanza dal Tar Lazio, di scegliersi il luogo di diagnosi e cura in piena liberta', soprattutto quando se ne assume gli oneri economici.
Speriamo intervenga presto il ministro Speranza". Cosi', in una nota, Gennaro Lamberti, presidente di Federlab Italia, tra le principali associazioni di categoria dei laboratori di analisi cliniche e dei centri poliambulatoriali privati accreditati con il SSN.
"Eppure- prosegue Lamberti- il Consiglio regionale aveva approvato a stragrande maggioranza una mozione che si allineava alla decisione cautelare del Tar. L'assessore regionale alla Sanita', D'Amato, invece, pervicacemente convinto della superiorita' morale, forse anche ontologica, del 'pubblico' rispetto al privato', sdegnosamente ha fatto ricorso al Consiglio di Stato che, d'urgenza, ha stoppato la possibilita' di esecuzione, da parte dei laboratori privati, dei test molecolari valutando 'non di decisiva utilita'' il contributo dei privati".
"A questo punto- rincara la dose Lamberti- una cosa emerge con chiarezza: se anche il diritto alla salute del cittadino, costituzionalmente tutelato, viene negato, significa che la stessa ragione fondante del servizio sanitario sta venendo meno. I laboratori privati non sono degli abusivi. Sono strutture sanitarie autorizzate dalle regioni perche' rispondono a precisi requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi, assolutamente identici a quelli delle strutture pubbliche".
"Quando l'assessore D'Amato invita i cittadini a 'diffidare dei laboratori non autorizzati' sbaglia due volte- continua Lamberti- La prima perche', se esistessero laboratori non autorizzati in giro per il Lazio, la responsabilita' sarebbe esclusivamente sua perche' avrebbe dovuto impedirne l'apertura o quantomeno provvedere a chiuderli. La seconda perche', sparando nel mucchio, l'assessore viene meno al suo ruolo istituzionale ingenerando nei cittadini ulteriore incertezza e confusione".
"Federlab Italia ha da tempo chiesto al ministro Speranza di esprimersi con nettezza sulla babele di atti regionali che in alcuni casi autorizzano ed in altri impediscono l'esecuzione dei test molecolari, ma anche di quelli sierologici, ai laboratori privati senza oneri a carico della collettivita'- conclude Lamberti- Registriamo, ancora una volta, l'afasia di chi dovrebbe parlare con chiarezza e soprattutto spiegare i motivi delle proprie scelte politiche".
(Red/ Dire)