(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 24 giu. - "Su 3.245 famiglie quasi 2.000 ragazzi hanno sperimentato una somatizzazione dell'ansia, che si e' sostanziata nella sindrome del fiato corto. Un dato piuttosto importante". Esordisce cosi' Paolo Petralia, direttore generale dell'Istituto G. Gaslini di Genova, che ha presentato questa mattina presso l'Auditorium del ministero della Salute a Roma, il nuovo studio 'Impatto psicologico e comportamentale sui bambini delle famiglie in Italia' durante il lockdown.
Tra le altre evidenze emerse dallo studio, poi, "gli adolescenti hanno mostrato ancor piu' degli altri il disagio relativo all'assenza del rapporto tra pari- continua Petralia- Bisogna tornare al piu' presto a relazioni normali 'peer-to-peer', ovviamente in piena protezione e tutela". Sugli under6, invece, il dato che incuriosisce e' relativo "all'irritabilita' riscontrata come il sintomo piu' importante, insieme all'inquietudine e all'ansia da separazione. Tutto questo-continua il direttore generale- ci indica che i bambini, anche se non si sono ammalati di Covid-19, non sono stati bene".
Lo studio portato avanti dal Gaslini, dunque, "e' un'indagine rilevante- commenta Alberto Villani, presidente della Societa' italiana di pediatria (Sip)- La ricerca conferma infatti l'importanza di tutelare il benessere complessivo dei nostri bambini, non soltanto inteso come salute fisica, ma come benessere a 36O gradi: fisico, psichico, sociale. È un impegno- aggiunge- che deve coinvolgere tutti coloro che hanno a cuore i bambini".
Secondo i risultati dell'indagine "dovremmo aspettarci, a medio e lungo termine, delle risposte in termini di prevalenza di disturbi ansiosi e depressivi", commenta Fabrizio Starace, psichiatra, componente del Consiglio Superiore di Sanita' e membro della Task Force Colao. Per questo motivo occorre "rafforzare i servizi di base, quelli territoriali, per la Psicologia dell'infanzia e dell'adolescenza, come quelli di Neuropsichiatria infantile e per adulti. Molto dipendera'- ragiona lo psichiatra esperto- da come supereremo questa fase che, oltre ad essere una crisi di tipo sanitario, e' diventata una crisi psico-sociale ed economica. Sono piu' preoccupato per le conseguenze che la crisi economica potra' avere sull'equilibrio psicologico delle persone- aggiunge Starace- se non riusciremo ad evitarla, piuttosto che la precedente crisi da Coronavirus".
Si poteva fare di piu'? "Chi puo' dirlo. Intanto questa fotografia porta con se' un'evidenza: non possiamo mai pensare di non essere a disposizione dei bambini, sempre e comunque- conclude Petralia- Perche' anche quando li ritroviamo in un ambiente che pensiamo per loro favorevole, come casa propria, non e' detto che non sorga una necessita' importante e molto specifica, come e' accaduto a causa della segregazione" da lockdown.
(Red/ Dire)