(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 2 dic. - "Condivido la posizione espressa dal presidente della Fnomceo, Filippo Anelli, di voler fare chiarezza sul ruolo e sull'utilita' delle Usca nel Lazio a seguito del ricorso al Tar regionale da parte di alcune organizzazioni sindacali della medicina generale". Lo afferma Antonio Magi, presidente dell'Ordine provinciale di Roma dei Medici Chirurghi e Odontoiatri.
"I medici- spiega il responsabile Omceo Roma- sono sottoposti a turni di lavoro massacranti anche a causa dalla pandemia da Covid che da settembre ad oggi ha colpito, infettando, piu' di 20mila operatori sanitari tra colleghi e infermieri. Molti di questi sono i medici di medicina generale lasciati spesso senza protezioni, con gli ambulatori scoperti per i quali a volte non si riesce a trovare sostituti. D'accordo con la linea espressa dalla Fnomceo ritengo che l'esposto presentato da alcuni sindacati dei medici di medicina generale, metta sotto i riflettori le falle del sistema organizzativo e gestionale della medicina territoriale nel Lazio. Falle legate a scelte che inevitabilmente si ripercuotono sull'attivita' quotidiana dei medici che operano all'interno del Ssn".
"Sono dunque solidale in questa ricerca di chiarezza sul ruolo delle Usca- conclude Magi- e auspico che la Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri e il suo presidente, Filippo Anelli, si affianchino in questa battaglia di civilta' a difesa della salute. L'Ordine dei medici di Roma sicuramente lo fara'".
(Red/ Dire)