Milano, 18 set. - "L'effetto cumulativo del fattore di rischio" ha un enorme peso sull'insorgenza di malattie cardiovascolari, perche' "se avere il colesterolo alto da dieci giorni non ha alcun impatto, ben diverso e' il caso se lo si ha 'poco piu' alto' per 50 anni". Lo evidenzia Alberico Catapano, professore ordinario di Farmacologia del dipartimento di Scienze farmacologiche e biomolecolari dell'Universita' di Milano, a margine del convegno "Stili di vita e prevenzione cardiovascolare", promosso dalla casa farmaceutica Mylan, alla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano. Il professore ne e' convinto: "Anche piccole variazioni, ma sostenute nel tempo, sono un danno" e, aggiunge, che si tratta di un dato che "anche la classe media fa fatica a digerire, ma deve passare", perche' comprovato.
Lo sa bene Catapano, studioso della materia, che lo scorso 2 settembre a Parigi ha presentato, insieme a un team europeo, le recenti linea guida Esc-Eas, che evidenziano come la prevenzione primaria abbia un ruolo fondamentale nel ridurre il rischio di patologie cardiovascolari, agendo su fattori modificabili come stili di vita e alimentazione, e includendo nella dieta l'uso di integratori. Tra questi sono particolarmente efficaci quelli contenenti riso rosso fermentato "che puo' essere preso in considerazione in soggetti a basso rischio cardiovascolare".
Nel caso di ipercolesterolemia familiare, diagnosticabile attraverso 'test genetici', osserva infine Catapano "e' possibile, intervenendo precocemente con farmaci, cambiare la traiettoria della malattia e assicurare al paziente una vita libera da eventi cardiovascolari, analoga a quella della popolazione media".
(Red/ Dire)