Roma, 11 set. - La Conferenza Unificata Stato regioni, presieduta dal Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Stefani, ha esaminato diversi punti all'ordine del giorno. Tra questi, la conferenza ha sancito l'intesa, ai sensi dell'articolo 8, comma 6 della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli Enti locali sulle "Linee di indirizzo sui disturbi neuropsichiatrici e neuropsichici dell'infanzia e della adolescenza". Obiettivo: definire indirizzi per una diagnosi e un intervento precoci.
L'accordo indica la necessita' che le Regioni prevedano nella loro programmazione sufficienti servizi territoriali, sufficienti posti letto e sufficienti servizi per la diagnostica ospedaliera, per la degenza in caso di scompenso acuto e servizi residenziali terapeutici territoriali per percorsi di maggiore durata, rapportati ai diversi modelli e strategie di programmazione che le Regioni introdurranno secondo la loro autonomia e in coerenza con quanto previsto dal DM 70.
Negli ultimi anni si e' evidenziato un rilevante incremento delle richieste di diagnosi e intervento per disturbi neuropsichici dell'eta' evolutiva, e ad un rapido cambiamento nella tipologia di utenti e famiglie e dei loro bisogni. In nessuna altra area della medicina si e' assistito ad un aumento degli accessi ai servizi cosi' rilevante, che in meno di dieci anni ha portato quasi al raddoppio degli utenti seguiti nei servizi di NPIA e a una prevalenza trattata due volte superiore a quella di una delle piu' comuni patologie pediatriche, l'asma infantile; quattro volte superiore a quella dei servizi di salute mentale adulti; otto volte superiore a quella dei servizi per le dipendenze patologiche; venti volte superiore a quella dell'area psicologica dei consultori.
E a fronte di un continuo aumento della domanda, pero', si rileva una elevata disomogeneita' nell'organizzazione della rete dei servizi nelle diverse regioni italiane, che determina disomogeneita' nei percorsi e rende complesso garantire equita' di risposte e uniformita' della raccolta dati.
(Red/ Dire)