Roma, 2 ott. - Dati dell'Istituto Superiore di Sanita' stabiliscono che la percentuale di bambini obesi nella Regione europea dell'OMS resta alta. Un'obesita' grave e' peggiore tra i maschi, in particolare nel sud Europa. In Italia, secondo la classificazione dell'Oms, la percentuale e' del 4,3%. Il virare verso abitudini alimentari sempre piu' sbagliate e 'americane', fa si' che le conseguenze non si ripercuotano soltanto in eta' adolescenziale ma anche in eta' adulta. "Il problema e' che le abitudini che si acquisiscono nell'infanzia o in adolescenza poi purtroppo si mantengono da adulti- ha spiegato la dottoressa Maria Grazia Carbonelli, medico dietologo che dirige l'Unita' Ospedaliera di Dietologia e Nutrizioneßdell'Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini di Roma.
"Dalla famiglia si assorbono le abitudini, e' bene quindi educare i bambini ad una dieta alimentare di tipo mediterraneo. Bambini obesi da piccoli probabilmente lo saranno anche da adulti, a maggior ragione se lo sono anche i genitori. E questa condizione avra' delle conseguenza anche in eta' matura: diabete, ipertensione, malattie cardiovascolari oltre ai problemi alle ossa per l'eccessivo carico di peso".
Ma esistono cibi da evitare assolutamente? "Non esistono cibi da demonizzare- ha detto la dottoressa- o che fanno ingrassare, esiste un insieme di grassi; si consiglia quindi di ingerire cibi che occupano molto volume ma con poche calorie, di limitare gli zuccheri semplici, quindi le bevande e i dolci e di consumare frutta e verdura; e' utile cercare di avere un equilibrio e una regolarita' nei pasti: quindi cinque al giorno con una buona prima colazione, pranzo, cena e due spuntini. Per i ragazzi che praticano sport e' consigliabile uno spuntino piu' sostanzioso nel pomeriggio. È importante comprendere, inoltre, che le sane abitudini alimentari necessitano di tempo, tempo nel cucinare e nel fare la spesa perche' una sana alimentazione ci garantisce il benessere per affrontare la quotidianita'" (Red/ Dire)