Roma, 20 nov. - L'Ordine dei medici di Roma e provincia ha accolto i nuovi iscritti. Sono stati 307 i giovani dottori che hanno partecipato alla cerimonia che si e' svolta domenica presso l'Hotel Pineta Palace con il presidente Antonio Magi e Brunello Pollifrone, presidente Cao Roma. Continua dunque, da parte dell'Omceo, l'azione istituzionale per l'accoglienza di nuovi associati. Erano invitati i medici e gli odontoiatri iscritti per la prima volta all'Ordine dal Consiglio di giugno 2019 fino a quello di ottobre 2019 e coloro i quali non avevano potuto partecipare alla precedente cerimonia del 16 giugno presso l'Hotel Sheraton.
L'incontro e' stato aperto dalle note dell'Inno d'Italia.
Durante l'evento i neoiscritti hanno prestato il Giuramento di Ippocrate, obbligatorio ai sensi del Codice Deontologico. Al termine, visibile l'emozione sui loro volti, e' stato consegnato ad ognuno l'attestato di iscrizione, il badge magnetico e tutti gli strumenti informativi utili per la professione.
La sala ha registrato il pienone. Ad accompagnare i giovani medici, infatti, i loro familiari, per un totale di circa 500 persone presenti.
L'Ordine di Roma e' il piu' grande Ordine professionale non solo d'Italia ma di tutta l'Europa. Al momento sono circa 45mila gli iscritti. Ogni anno ne arrivano circa 1.500 nuovi. In pratica l'Ordine della provincia della Capitale ha tra le sue fila circa il 10% dei medici italiani.
MAGI: NUOVI MEDICI NON DIMENTICHINO DEONTOLOGIA - La cerimonia di accoglienza dei neoiscritti all'Ordine e' "un momento fondamentale per i giovani medici, per il loro futuro e la loro professione- ha detto Antonio Magi- Il Giuramento di Ippocrate fornisce loro le regole e i principi che guidano la professione e garantisce l'etica a cui il medico si deve ispirare. Un consiglio a questi colleghi? Ricordarsi di essere un medico sempre, di essere pronto - anche al di fuori del lavoro - ad aiutare gli altri, indipendentemente da religione, sesso o altro. Io poi consiglio un rapporto medico-paziente fondato sulla fiducia reciproca ma anche sulla comunicazione, perche' anche il tempo della comunicazione e' tempo di cura".
(Red/ Dire)