Roma, 28 mag. - I nuovi anticorpi monoclonali sono spesso circondati da un alone di "eccessivo costo". Succede in oncologia, succede anche in altri ambiti terapeutici. Una notizia interessante arriva dall'Inghilterra, dove il Nice (Istituto Nazionale per la Salute e l'Eccellenza nell'assistenza sanitaria del Regno Unito) ha pubblicato la sua guida finale approvando un prodotto di ultima generazione: si tratta di Ilumetri (tildrakizumab), anticorpo monoclonale umanizzato ad alta affinita' per IL-23p19, per il trattamento di pazienti adulti con psoriasi cronica a placche da moderata a grave candidati alla terapia sistemica. A seguito dell'analisi Hta (Health Tecnology Assessment, attraverso la quale si valuta il rapporto tra efficacia e sostenibilita' di una tecnologia o un farmaco), presentata al Nice nell'agosto 2018 e le successive domande di chiarimento e di valutazione della commissione di valutazione, l'Istituto ha completato l'analisi di tildrakizumab e ha raccomandato il farmaco come un'opzione di trattamento costo-efficace per il Sistema Sanitario Inglese (Nhs).
Somministrato con un'iniezione sottocutanea, tildrakizumab e' un anticorpo IgG1 K umanizzato, con un'elevata affinita' per l'interleuchina IL 23 p19, e rappresenta un'evoluta strategia di trattamento nella psoriasi cronica a placche. Il farmaco e' stato approvato dalla Commissione europea nel Settembre 2018, e' gia' disponibile in Germania e dovrebbe essere commercializzato a breve in tutti gli Stati membri dell'Ue. La sua approvazione in Europa si basa sui risultati positivi della dose da 100 mg negli studi ReSURFACE 1 e 2, studi clinici di fase III, che hanno coinvolto oltre 1.800 pazienti provenienti da piu' di 200 centri clinici in tutto il mondo, dimostrando che tildrakizumab offre benefici clinicamente significativi nel tempo, risultato incoraggiante per i pazienti e per i medici. Il giudizio del NICE affianca a questi risultati anche l'importante considerazione che l'impatto economico sui sistemi sanitari e' decisamente positivo, obiettivo che oggi diviene prioritario per tutti i responsabili delle politiche sanitarie dei Paesi occidentali.
(Red/ Dire)