Roma, 8 mag. - Dopo l'ennesima denuncia - questa volta della sottopaga dei medici stranieri e non a 7 euro all'ora nella sanita' privata - il fondatore dell'Amsi (Associazione Medici di Origine Straniera in Italia), Foad Aodi, ha lanciato il Manifesto al mondo politico e medico il giorno della festa del lavoro #No7EuroaiMedici e #NoallaZonagrigia dove si trovano i medici schiacciati sia giovani che medici stranieri che della sanita' pubblica e privata che comprende 15 cause che incrementano carenza dei medici e la fuga massiccia all'estero.
"Dopo la nostra ultima denuncia- dichiara Aodi- abbiamo ricevuto numerose adesioni da associazioni medici, sindacati, albi professionali e incoraggiamento per la responsabilita' che l'AMSI mette nelle sue denunce e statistiche. Inoltre altre 50 segnalazioni di medici stranieri e italiani che confermano la nostra denuncia del 7 Euro all'ora per i medici. Proprio le richieste giunte all'Amsi, piu' di 6 mila dall'Italia e piu' di 16 mila dall'estero (Europa, Medio Oriente, Sud America e Asia), dall'1 gennaio 2018 hanno fotografato la situazione e la carenza dei medici a livello mondiale compreso le cause che elenchiamo qui e che costituiscono il nostro manifesto #No7EuroaiMedici e #NoallaZonaGrigia per curare la patologia della fuga dagli ospedali e dall'Italia da parte dei medici italiani e stranieri: mancano 10 mila borse di studio per specializzazione di medici giovani; sottopaga ai medici stranieri con 7 euro all'ora oltre lo sfruttamento lavorativo e pagamento in ritardo; contratti a tempo determinato per i medici stranieri per un breve tempo e poi scaricati quando si arriva al concorso; stipendi molto bassi in Italia rispetto ai paesi europei (media mensile sui 3500-5 mila) e nei Paesi del Golfo (media mensile 15 mila e pagate tutte le spese); muri burocratici e lunghi rispetto gli altri paesi europei e arabi (circa 2 anni per il riconoscimento dei titoli esteri compreso la lingua italiana e tirocinio); obbligo di cittadinanza per poter sostenere concorsi da parte dei professionisti della sanita' di origine straniera; il costo economico e psicologico di una medicina difensiva sempre piu' mordente; pagamento prestazione ai medici specialisti in base al pagamento delle assicurazioni; il costo alto delle assicurazioni per responsabilita' professionale e per l'aggiornamento professionale Ecm; non si esce dal tunnel del precariato e le regioni commissariate; crisi economica e tagli alla sanita' negli ultimi anni; turni massacranti per i medici e che lavorano senza tranquillita' e serenita'; eccesso di burocrazia nella professione medica; spot mediatici anti medici; eccesso di aggressioni nei confronti dei medici.
"Invitiamo tutti ad aderire al nostro manifesto- prosegue Aodi- per combattere precariato, sottopaga, stress, sfruttamento del lavoro, fuga dei cervelli, guerra tra poveri e per tutelare il diritto alla salute, il SSN, la collaborazione inter professionale, la fiducia tra medici e pazienti, i servizi erogati sia nel pubblico e privato che devono essere rispettati nello stesso modo e in base alla qualita' e non la quantita'".
"Ringrazio- conclude- la Fnomceo, l'Omceo di Roma, gli Ordini dei Medici e Albi professionali per il loro appoggio e sostegno a tutte le nostre battaglie per l'interesse comune e per trovare soluzioni congiunti per i 50 mila medici che serviranno entro il 2025 secondo le nostre stime e statistiche sia nel pubblico che nel privato".
(Red/ Dire)