Roma, 1 mag. - Sono 3mila le richieste di assunzione di camici bianchi arrivate in un anno all'Associazione dei medici di origine straniera in Italia da parte di strutture sanitarie italiane, pubbliche e private, per fronteggiare la carenza di personale a causa dei pensionamenti. Su un totale di 6mila professionisti della sanita' richiesti, in particolare, 3mila sono appunto medici, 2.600 gli infermieri e 400 i fisioterapisti. A farlo sapere il fondatore e presidente dell'Amsi, Foad Aodi, che precisa come le maggiori richieste siano pervenute dal Veneto (400), seguito da Piemonte (350), Lombardia (350), Puglia (300), Lazio (250) e Toscana (250).
Quanto alle specializzazioni piu' richieste, invece, ci sono anestesia, ortopedia, medicina d'urgenza, radiologia, chirurgia, neonatologia, ginecologia e pediatria.
Ma i medici stranieri residenti in Italia ai quali e' offerto un impiego di collaborazione sono in molti casi sottopagati rispetto al contratto vigente oppure pagati in ritardo. "Da gennaio circa 70 medici si sono rivolti all'Amsi segnalando situazioni di lavoro sottopagato- denuncia Aodi- La paga oraria arriva anche fino a 7 euro all'ora, contro un minimo di 18 euro previsto dal contratto". Oltre ai medici, a rivolgersi all'Associazione per denunciare stipendi inferiori alla norma, anche circa 50 infermieri di origine straniera.
Per queste ragioni, rispetto al totale delle 3mila richieste di assunzione di medici stranieri giunte, solo "il 20-25% e' andato in porto con un'assunzione- fa sapere il presidente dell'Amsi- Una percentuale bassa dovuta appunto all'offerta di stipendi piu' bassi o ruoli sottopagati, ma anche al fatto che molti medici stranieri in Italia non accettano la proposta di lavoro perche' i contratti sono nella maggioranza dei casi a tempo determinato e diventa difficile cambiare citta' e residenza per un impiego magari di 6 o 8 mesi".
(Red/ Dire)