Roma, 10 lug. - "Non e' cosi' automatico, secondo quanto prevede un emendamento al DL Calabria, che gli psicologi entrino nello studio del medico di base. La norma cambia un articolo della legge di programmazione per i contratti delle cure primarie. Ergo, da quella legge non deriva nessun effetto, tranne quelli che provengono dal contratto stesso, che pero' deve essere firmato dalle rappresentanze sindacali della medicina di base".
Cosi' il segretario generale della Fimmg, Silvestro Scotti, interpellato dai giornalisti sull'emendamento previsto del Decreto Calabria che legittima la presenza dello psicologo nelle cure primarie, accanto al medico di base.
"C'e' qualcuno che parla di massimali, di valorizzazione per l'inserimento della figura dello psicologo nello studio del medico di base- ha spiegato Scotti- bhe', costituiscano un sindacato di medicina generale e vadano a mettere la firma sul contratto al posto mio". La Fimmg esprime quindi perplessita' e chiede piuttosto che la figura del medico di base "sia affiancata da infermieri e figure che si occupano di riabilitazione- ha concluso infine Scotti- anche per far fronte ad una popolazione che invecchia e in cui aumentano le malattie croniche".
(Red/ Dire)