Roma, 3 lug. - Con la bella stagione le occasioni per i piu' piccoli di giocare, saltare e correre al parco o meglio ancora al mare sono davvero infinite. Per quanto siano vigilati dallo sguardo attento degli adulti, puo' accadere che si facciano male.
Molto piu' spesso di quanto si puo' immaginare, succede anche a loro, di riportare fratture e lussazioni. Dunque un incidente 'banale' puo' costringerli, nei casi peggiori, a delle operazioni. E poi c'e' tutta la fetta di malattie congenite che affliggono l'apparato muscolo-scheletrico di piu' grave entita' che vanno trattate da specialisti e strutture altamente qualificate.
Per approfondire un tema tanto vasto e delicato, l'agenzia Dire ha intervistato Renato Maria Toniolo, responsabile del dipartimento Chirurgico di Traumatologia dell'ospedale pediatrico Bambino Gesu' (Opbg) di Roma.
- E' nata una rete nazionale, a cui afferiscono diversi Irccs, per la ricerca e la cura delle patologie ortopediche. In che modo e' organizzata al Bambino Gesu' e che tipo di servizi offre ai piu' piccoli? "La risposta e' gia' contenuta nello statuto dell'associazione, che coinvolge ben 7 Irccs che hanno la propensione allo studio e alla ricerca nel campo delle malattie muscolari e scheletriche, ha come scopo agevolare e promuovere la prevenzione, la cura e la ricerca nonche' la formazione proprio nel settore delle malattie che affliggono l'apparato muscolo-scheletrico. All'interno di questa rete non poteva non esserci un Istituto che nasce per curare i bambini come il Bambino Gesu'".
"Sono presenti poi l'ospedale Gaslini e realta' importanti come l'ospedale Rizzoli, il Galeazzi, il San Matteo, l'Humanitas e l'Ifo. All'interno del gruppo si sviluppa la ricerca in questo campo e si elaborano studi diretti al miglioramento del futuro dei bambini traumatizzati e piu' in generale delle patologie congenite".
- Quali sono le nuove frontiere nel campo della traumatologia pediatrica? "La traumatologia pediatrica e' in realta' una branca dell'ortopedia. La traumatologia e' un segmento peraltro relativamente recente perche', pur essendo sempre stati trattati i bambini in conseguenza di traumi, e' dalla meta' del secolo scorso che alcuni specialisti si sono indirizzati ad approfondire le caratteristiche peculiari, biologiche e meccaniche dell'apparato locomotore in eta' pediatrica. Questo ha portato ad una conoscenza piu' profonda sia dei meccanismi che originano i traumi sia della risposta dell'organismo e di quanto possiamo, avvalendoci delle naturali specificita' del bambino nella guarigione, ottenere i risultati migliori possibili".
"La frontiera e' sempre difficile da individuare ma modulando, integrando e approfondendo tecniche che in alcuni casi 'provengono' dalla traumatologia dell'adulto o specifiche dell'eta' pediatrica, portare a guarigione anche traumi gravi. La guarigione consentira' a questi bambini di non avere degli esiti e riportare uno sviluppo motorio ma anche psicologico completo". - Fratture e lussazioni ma anche patologie congenite nel neonato. In che modo vengono trattate? "Cerchiamo di mettere in campo tutte le dotazioni tecnologiche che abbiamo. L'ortopedia e la traumatologia pediatrica nascono da un albero con radici molto profonde. La prima ha una tradizione centenaria, se non millenaria, per cercare di trarre beneficio da cio' che e' stato scoperto prima e laddove ci sono delle possibilita', mettere in atto tecniche piu' avanzate, per ottenere i risultati migliori possibili".
"I pazienti traumatizzati in eta' pediatrica sono molto piu' numerosi di quello che si puo' immaginare. Il bambino, bisogna tenere a mente sempre, non e' un piccolo adulto. Questo e' quanto mai vero nell'apparato muscolo-scheletrico che permette a tutti noi di nascere di 48-51 centimetri di lunghezza e poi di crescere in centimetri nel corso della vita. E' proprio la caratteristica biologica e meccanica dell'osso e dell'apparato locomotore che coinvolge muscoli, tendini, nervi e vasi che va conosciuta e affrontata nel momento del trauma, con le peculiarita' che le sono proprie".
- Che ruolo svolge la riabilitazione nel recupero post operatorio e quali macchinari utilizzate al Bambino Gesu'? "La riabilitazione, in ambito pediatrico, e' importante nel preparare i pazienti nel periodo pre-operatorio ed e' fondamentale nel seguirli e nel cercare di accelerare i tempi di recupero. La finalita' pero' non e' solo quella di abbreviare i tempi, come avviene negli adulti, ma cercare di perseguire e ottenere i risultati migliori possibili. Cio' non e' semplice sia per l'organizzazione sanitaria sul territorio sia per la tipologia dei pazienti".
"I bambini infatti devono affidarsi, sentirsi accolti ed e' proprio per questo che sarebbe necessario avere a disposizione dei professionisti particolarmente abili e dedicati in questo settore specifico. La riabilitazione nel nostro ospedale e' talmente importante che esiste un Centro, presso Palidoro e Santa Marinella, altamente specializzato, evoluto, attivo e aggiornato di neuroriabilitazione. Queste nostre due realta' sono in grado di seguire anche patologie piu' complesse di quelle post-traumatiche".
(Red/ Dire)