Roma, 5 giu. - Nel mondo 3 milioni di persone vivono con la sclerosi multipla, piu' comune alle latitudini settentrionali, piu' lontane dall'equatore. In Italia sono oltre 122mila, con 3.400 nuovi casi l'anno. Ogni 3 ore una persona riceve quindi una diagnosi di SM, malattia autoimmune le cui cause sono ancora sconosciute. Si manifesta per lo piu' tra i 20 e i 40 anni, ma puo' insorgere molto prima, addirittura in eta' pediatrica. La sclerosi multipla colpisce piu' le donne, nel doppio dei casi rispetto agli uomini. Ad oggi non esiste una cura risolutiva per questa malattia. È quanto emerso oggi a Roma in occasione dell'apertura del Congresso scientifico 2019 della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla.
Sono 16 le terapie disponibili a carico del Servizio sanitario nazionale in grado di modificare la malattia: iniezioni e infusioni, talvolta quotidiane. Sono solo 3 i trattamenti orali disponibili, la maggior parte presentano effetti collaterali che possono essere a volte significativi. Per le forme progressive della malattia non esiste ancora una terapia disponibile tramite il SSN. Alla terapia di base, che modifica il decorso della malattia, e' importante affiancare quelle dei sintomi e la riabilitazione. Come per tutte le condizioni croniche, la terapia riabilitativa e' fondamentale per cercare di attivare la plasticita' del sistema nervoso, contenere la progressione della disabilita', prevenire le complicanze secondarie.
La complessita' delle forme e dei sintomi e la sua evoluzione, l'insufficienza delle risposte assistenziali e di misure e percorsi di inclusione e abilitazione, la frammentazione dei servizi e la sostanziale mancanza di un approccio di sistema in grado di fronteggiare efficacemente quella che si pone come una vera emergenza sociale, comportano costi sociali (diretti e indiretti) molto alti: si calcola che in Italia il costo annuo della malattia e' di oltre 5 miliardi di euro, cui si aggiungono i costi intangibili stimati come oltre il 40% dei costi totali. Un costo medio di 45mila euro per persona che, in presenza di una grave disabilita', raggiunge gli 84mila euro.
(Red/ Dire)