Roma, 16 gen. - "Il calo della natalita', i disturbi comportamentali e l'aumento delle patologie complesse nascono anche da anni di distrazione di noi pediatri. La posta in gioco e' troppo alta, dobbiamo iniziare ad uscire dagli studi e recuperare il nostro essere sentinelle e difensori dei bambini. Nel contrastare la denatalita' occorre interagire con la politica per avere uno spazio che ci consenta di contribuire alla creazione di leggi che possano favorire una maternita' cosciente". Cosi' Alberto Villani, presidente della Societa' italiana di pediatria (Sip), intervenendo al corso su 'Il neonato pretermine' oggi a Roma.
"Le donne devono essere informate sulla fisiologia della procreazione- continua il pediatra- esiste un'eta' ottimale, tra i 16 e i 35 anni, poi la fertilita' tende ad abbassarsi dai 37 anni in poi".
Villani rassicura che "c'e' la possibilita' di avere dei bambini oltre i 40 anni, ma piu' avanza l'eta' dei genitori e piu' ci sono rischi che i bambini che nasceranno potranno avere dei problemi malformativi o di altra natura. L'illusione che un bambino possa essere fatto quando si desidera e' bene che abbia dei limiti e che si sappia che oltre una certa eta' i rischi aumentano".
La normativa di legge sulla Procreazione medicalmente assistita (Pma) "e' sicuramente una conquista civile importante, anche perche' non riguarda solo le donne che hanno un'eta' avanzata- prosegue Villani- pero' occorre una maggiore tutela della maternita' per garantire la possibilita' di avere quanto piu' possibile bambini senza malattie, sindromi o malformazioni. La Pma ha inciso sulle nascite premature- continua il presidente della Sip- ed e' ben noto il discorso sulla gemellarita' e sulla plusgemellarita', o che spesso siano delle gravidanze che hanno un termine anticipato determinando ulteriori fattori di rischio sulla popolazione neonatale infantile. Anche il presidente della Societa' italiana di neonatologia ha affermato che la prematurita' di per se', quando e' molto precoce, rappresenta una condizione di malattia. Bisogna sapere che se un bambino nasce troppo presto e sotto la 24esima settimana il rischio di mortalita' e' elevatissimo. Sono elevati anche i rischi di avere malformazioni e delle infezioni".
Villani ritorna, infine, sull'importanza di "sensibilizzare la politica su questi temi, agendo sul sociale e garantendo l'educazione sanitaria nelle scuole. Esiste una emergenza legata ai disturbi del comportamento e alle patologie di interesse neuropsichiatrico, ma si tratta di problemi sociali che poi diventano anche snitari e sui quali si puo' e si deve intervenire. Noi lo stiamo facendo- conclude- collaborando con l'Istituto di Ortofonologia (IdO), il dipartimento delle Pari Opportunita' e il Miur in un progetto di educazione sanitaria nelle scuole".
(Red/ Dire)