Roma, 18 dic. - La pittura e la scultura, le invenzioni, i brevetti. Ma in campo medico sono i disegni anatomici a destare ancora oggi stupore per l'attivita' e gli studi di Leonardo da Vinci: innovatore, precursore, anticipatore 'visionario concreto' di nozioni fondamentali fino ai giorni nostri. Anche l'Ordine dei Medici di Roma ha celebrato il suo genio universale a 500 anni dalla morte grazie al convegno 'La medicina di Leonardo' che, con il patrocinio dell'Accademia di storia dell'arte sanitaria, e arricchito dalla presenza di specialisti, ha offerto una panoramica sulla sua opera in campo medico e scientifico, ripercorrendo i suoi studi e legandoli al particolare periodo storico.
Leonardo si dedico' all'anatomia umana disegnandone le specificita' soprattutto intorno al 1490 e negli anni dal 1507 al 1513: pensiamo alla minuziosa riproduzione della struttura del cranio umano, possibile anche dalla dissezione di cadaveri, descritti nei piu' piccoli dettagli, dai muscoli ai nervi. "E' stato un innovatore- ha spiegato Pierluigi Mottironi, specialista in Cardiochirurgia- perche' ha completamente trasformato lo studio dell'anatomia che, fino ai suoi tempi, era a carattere galenico e si avvaleva di ricerche sui cadaveri degli animali e di ricostruzioni a volte fantasiose". Di particolare importanza e' la descrizione dell'autopsia di un uomo deceduto in un ospedale di Firenze, che secondo Leonardo mori' a causa di un restringimento delle coronarie, fornendo quella che e' molto probabilmente la prima osservazione di aterosclerosi. "La sua curiosita' fu enorme e alcune sue intuizioni sono alla base della scoperta dell'aterosclerosi- ha sottolineato appunto Giancarlo Roscio, coordinatore del Gruppo di Emergenza-Urgenza dell'Omceo di Roma che ha organizzato l'evento- Come quando fece subito la dissezione di quel cadavere scoprendo che arterie e vene erano tutte chiuse".
Dai vasi circolatori al cuore. Leonardo forni' una descrizione incredibile anche di questo organo, insistendo su atri, ventricoli e valvole cardiache. "Purtroppo non riusci' a intuire la funzione del cuore come pompa del sistema arterovenoso- ha aggiunto Roscio- dal momento che sposo' in parte la teoria di Galeno che e' quella dei foramina e del deflusso sistolico".
Grazie ai suoi esperimenti, ai suoi studi e soprattutto ai suoi disegni, le teorie di Leonardo hanno profondamente inciso sulla ricerca in campo medico ponendo le basi per nozioni ed elementi ancora validi oggi. "Da Leonardo in poi e' iniziata la grande capacita' di trasferire in termini grafici le osservazioni, creando le tavole anatomiche- ha continuato Mottironi- La sua e' una anatomia funzionale in cui gli organi vengono visti da piu' punti di vista, si studiano le articolazioni e il sistema nervoso nella sua interezza. Le sue opere hanno beneficiato dell'invenzione della stampa, che ne ha permesso la diffusione".
Con 'La medicina di Leonardo', l'Ordine dei Medici di Roma ha dato vita a una "iniziativa davvero importante- ha sottolineato Myriam Muscolo, specialista in Medicina Interna- che ci permette di celebrare un genio universale che si e' interessato anche al campo scientifico e a quello medico. Soprattutto e' dal suo approccio che deriva quello di tipo sperimentale che noi oggi utilizziamo per qualsiasi tipo di ragionamento".
(Red/ Dire)