Congresso pediatria, Regione Lazio: 40% giovani a rischio sovrappeso
"50% spesa ssr su cronicita', ora dobbiamo investire su futuro"
Roma, 18 dic. - La sfida del Sistema sanitario regionale (Ssr) nel Lazio "e' riorientare la spesa verso il futuro, ovvero investire sui giovani prima che diventino malati cronici.ßIl 40% dei giovani oggi e' potenzialmente esposto ai rischi del sovrappeso e dell'obesita'". A dirlo, al primo congresso unitario della pediatria nel Lazio, dal titolo 'Insieme per il futuro' in corso a Roma, e' Alessio D'Amato, assessore alla Sanita' della Regione Lazio.
"Il 50% della spesa va sulla cronicita'- continuaßD'Amato- 4 miliardi sono dedicati infatti agli anziani proprio nell'ambito della cronicita' e della multicronicita". In questo momento di riflessione comune, l'assessore ricorda che "abbiamo bisogno del predominio dell'attivita scientifica per contrastare alcune vulgate oggi di moda. C'e' unßconnubio ristretto tra il Sistema sanitario regionale e la vostra attivita' professionale. In questi mesi abbiamo lavorato con i professionisti della Pediatria raggiungendo obiettivi importanti. Ricordo l'impegno preso per raggiungere nel Lazio la piu' alta copertura vaccinale possibile nella fascia 0-24 mesi. Uno sforzo significativo- precisa- svolto insieme anche alla scuola e alle famiglie nel contrastare la ventata antiscientifica".
Il Ssr del Lazio "esce dopo tanti anni da una stagione di difficolta', per ridare dignita' ai professionisti e per farli lavorare nel migliore dei modi, essendo loro tra i migliori in Europa. Uscire da una lunga stagione di commissariamento- aggiunge D'Amato- vuol dire investire nelle professioni e nel collegamento tra il mondo della formazione e il mondo dell'assistenza. Occorre superare la discrasia tra le scuole di specializzazione e la grande difficolta' nel coprire i turni di lavoro". D'Amato punta, dunque, a "ripensare e riorganizzare la spesa e, quindi, gli investimenti perche' questa e' la sfida importante. Il Censis ha definito come 'tsunami demografico'- conclude l'assessore alla Sanita'- il nostro tasso di fertilita', che in Italia e' il piu'ß basso d'Europa".
(Red/ Dire)
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