Roma, 11 dic. - "Siamo messi male sulle nascite. La denatalita' e' uno dei piu' grandi problemi che l'Italia sta vivendo a livello sociale e il Lazio non differisce dal resto del Paese, anzi va un pochino peggio.
Nel 2018, per la prima volta nel Lazio, vi sono stati meno di 43mila nati. Abbiamo perso 1.700 neonati rispetto al 2017 e complessivamente 4mila rispetto al 2016". Parla alla Dire Andrea Dotta, presidente della sezione Lazio della Societa' italiana di neonatologia (Sin), che il 13 e 14 dicembre promuovera' con le sedi regionali della Societa' italiana di medicina emergenza urgenza pediatrica (Simeup) e della Societa' italiana di pediatria (Sip) il congresso 'Insieme per il futuro' a Roma, nell'Auditorium della Tecnica.
"Non si investe sul nostro futuro, che sono i bambini. Per questo motivo- sottolinea Dotta- abbiamo deciso di unire le forze con le varie societa' scientifiche e associazioni della neonatologia e della pediatria per cercare di fare gruppo- afferma- di lanciare l'allarme sulla necessita' di sostenere la famiglia, il neonato e il bambino con tutte le difficolta' sociali e assistenziali che abbiamo".
Tra i diversi focus della Sin Lazio al congresso, emerge la Pertosse: "È il tema che forse ci disturba di piu', perche' possiamo prevenirla ma non riusciamo a farlo a sufficienza. La pertosse - malattia per la quale e' prevista la vaccinazione ed e' ben nota la necessita' di eseguirla anche in gravidanza - e' purtroppo ancora presente. Non si fa abbastanza per far eseguire la vaccinazione durante la gravidanza- afferma Dotta- non viene consigliata, o peggio ancora in alcuni casi viene sconsigliata e si hanno ancora dei decessi per pertosse di lattantini nei primi mesi di vita. È assolutamente necessario vaccinarsi alla giusta eta' gestazionale- conclude Dotta- e al congresso ci sara' un intervento molto importante da parte di una ginecologa proprio per quello che riguarda la prevenzione".
(Red/ Dire)