Roma, 11 dic. - Aderenza alla terapia di mantenimento, prevenzione di complicanze gravi quali encefalopatia ed ascite, causa di gravi e ripetuti ricoveri, potenziamento dell'assistenza infermieristica territoriale, formazione del paziente e del caregiver, sostenibilita' delle cure e conseguente aumento dell'aspettativa e qualita' di vita. Questi gli argomenti discussi durante il Convegno 'La realta' italiana della cirrosi epatica tra terapie e impatto socioeconomico', organizzato da Motore Sanita', grazie al contributo non condizionato di Alfasigma e che ha visto la partecipazione dei massimi esperti del panorama salute nazionale sul tema. Lo scrive in una nota Motore Sanita'.
"La maggior parte dei casi di cirrosi epatica e' causata dall'abuso di alcol- ha dichiarato Pierpaolo Sileri, Viceministro della Salute- Ma solo il dieci per cento delle persone con dipendenza da alcol e' stato preso in carico dai servizi del Ssn. È necessario intercettare tutti gli altri consumatori con danni da alcol, promuovendo l'importanza della diagnosi precoce e di campagne di informazione e sensibilizzazione. Il ministero della Salute ne attivera' presto una anche su Instagram. L'impresa piu' difficile e' aiutare l'alcolista e chi gli sta accanto a riconoscere la dipendenza nei confronti dell'alcol come una malattia vera e propria, che va curata, e non un vizio".
"Secondo il Libro Bianco della Gastroenterologia Italiana (2014) vi e' una prevalenza/incidenza di 21000 decessi/anno per cirrosi epatica- ha spiegato Gianni Testino, Direttore SC Patologia delle Dipendenze ed Epatologia Asl Ospedale San Martino, Genova e Presidente Societa' Italiana di Alcologia- l'Italia presenta percentuali di mortalita' per cirrosi tra i piu' elevati dell'Europa Occidentale (secondi solo alla Germania). Dopo l'inserimento in commercio dei nuovi farmaci antiepatite C si stima che la prima causa di cirrosi epatica sara' il consumo di bevande alcoliche. Gia' oggi l'alcol rappresenta il 70% di tutte le morti per cirrosi e la prima causa di trapianto di fegato. Fra le varie complicanze della cirrosi certamente quella piu' difficile da gestire per le famiglie e' l'encefalopatia con alterazioni comportamentali anche rilevanti. Tale problematica e' ancora piu' difficile da gestire in pazienti con dipendenza alcolica. I pazienti cirrotici ed in particolare quelli portatori di encefalopatia sono sottoposti a numerosi ricoveri. Il costo medio per paziente encefalopatico e' di circa 11.411 euro nel primo anno sino a 13.913 euro il secondo anno (solo per encefalopatia circa 200 milioni di euro all'anno). Per migliorare la qualita' di vita e per ridurre i costi e' necessario addivenire ad una buona aderenza terapeutica attraverso una stretta sinergia fra servizio epatologico e famiglia".
(Red/ Dire)